don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 20 Aprile 2023

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Ciรฒ che puรฒ sembrare complicato nel Vangelo di oggi in realtร  non lo รจ, perchรฉ Gesรน sta cercando di stabilire qual รจ il punto di vista privilegiato, superiore, rispetto agli altri. La superioritร  di Gesรน non รจ la superioritร  degli uomini, รจ la superioritร  di chi sta in alto appunto, di chi viene dal cielo e ha visto le cose per ciรฒ che sono veramente. E fa impressione pensare che Gesรน dallโ€™alto della Croce vede meglio di quelli che stanno in basso.

Chi soffre capisce la vita in maniera piรน profonda. Chi รจ inchiodato su una Croce guarda la realtร  come Dio la guarda dal cielo, ma solo a patto che quella croce sia unโ€™esperienza di santificazione e non di disperazione. Si puรฒ essere crocifissi e stare sottoterra, e si puรฒ essere crocifissi e stare in alto. Gesรน ci ha donato una posizione nuova per le nostre croci.

Il calvario era unโ€™altura, non una fossa. So che รจ difficile da accettare, ma la superioritร  di cui parla Gesรน, la si ottiene non dominando ma caricandosi la propria Croce fin su i nostri personali Calvari. Credere nel Figlio significa seguirlo fin la su. In fin dei conti ce lโ€™aveva detto:

โ€œchi mi ama mi seguaโ€.

In quel โ€œseguireโ€ si gioca tutto il nostro โ€œcredereโ€. Anzi si gioca tutto. In questo senso allora la fede รจ un cambio di prospettiva, ma essa non viene dalle idee ma da ciรฒ che ci accade. รˆ la vita stessa che molto spesso ci chiama a conversione, cioรจ ci chiama a capovolgere le nostre visuali.

Ma in questi capovolgimenti delle volte impariamo a leggere anche una bellezza nascosta che per molto tempo era rimasta nascosta alla nostra vista, e che in un capitombolo che ci รจ accaduto, dโ€™un tratto ci รจ apparsa cosรฌ evidente, cosรฌ chiara, cosรฌ struggente. Negli occhi di chi soffre a volte cโ€™รจ cosรฌ tanta bellezza, o tanta disperazione.

Da quegli occhi si capisce in che posto รจ stata piantata la loro croce. Un cristiano sa bene che piรน sale e piรน deve scendere nella realtร  alla maniera di Cristo che

โ€œsi รจ fatto obbediente fino alla morte e alla morte di croceโ€ (Fil 2,8).

Fonte

don Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 20 Aprile 2023

โ“˜ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

Cโ€™รจ qualcosa di assolutamente incoraggiante della pagina del Vangelo di oggi. Gesรน sta cercando di spiegare la differenza che Egli รจ venuto ad inaugurare con la Sua vita. Il continuo ricorrere alla doppia immagine โ€œdalla terra e dallโ€™altoโ€ sta a significare la radicale differenza di cui Lui รจ portatore. Ma per entrare in questa โ€œdifferenzaโ€ non cโ€™รจ bisogno di un nostro sforzo, ma di un dono, รจ il dono dello Spirito. Se dovessimo usare unโ€™immagine per rendere lโ€™idea dovremmo dire che ciรฒ che opera lo Spirito รจ simile a ciรฒ che fa un padre quando prende il proprio figlio o la propria figlia e la pone sulle proprie spalle. Da quel momento in poi la visuale cambia e con essa la certezza di essere seduti su qualcuno di affidabile. [โ€ฆ] Finisci di leggere qui.


Commento al brano del Vangelo di: Gv 3,31-36
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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