La commemorazione dei fedeli defunti ci spinge a fare i conti con il grande tema della morte. Qualcuno giustamente dice che il pensiero della morte ci accompagna costantemente anche quando ci sembra che non lo pensiamo, o proprio quando facciamo in modo di fuggire via da esso.
Ma tutto il messaggio del Vangelo, come i diversi vangeli delle liturgie di oggi, sembrano essere un grande esorcismo alla paura e al tabรน della morte. Questo รจ il motivo del perchรฉ oggi, per noi cristiani, non รจ una giornata di lutto, รจ invece una giornata in cui ricordare nel senso stretto della parola, cioรจ riportare al cuore. Come cristiani siamo chiamati a riempire di gratitudine la nostra memoria.
Per quanto ci manchino le persone a cui abbiamo voluto bene, dobbiamo avere il coraggio di saperci tenere la sofferenza da un lato perchรฉ dice che abbiamo amato, ma anche la gratitudine dallโaltra perchรฉ dice che ciรฒ che si ama puรฒ esserci tolto ma non per sempre. Lโamore salva tutto.
Tutto ciรฒ che ami รจ salvo. Dio รจ amore, e non ci ha dato la capacitร dโamare per tormentarci con delle assenze, ma per ricordarci che il nostro fine ultimo, il nostro destino ultimo รจ la pienezza dellโamore. Lโamore puรฒ farci soffrire, perchรฉ chi ama si espone al dolore, ma nessuno baratterebbe il proprio dolore, perchรฉ รจ un territorio prezioso, perchรฉ รจ il legame con chi amiamo.
Se si vuole smettere di soffrire bisogna smettere di amare. Oggi รจ un giorno per saper dire grazie per nonni, genitori, fratelli, figli, amici che ci hanno sorpassato con la morte, ma verso cui siamo incamminati. Oggi รจ un giorno buono per liberare i nostri fratelli defunti dalla depressione e tristezza in cui siamo caduti a causa della loro assenza.
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Se amiamo qualcuno che non cโรจ piรน, bisogna avere il coraggio e lโamore di lasciarlo andare via, di precederci, di andare avanti con passo piรน svelto, perchรฉ รจ alto il rischio di trasformare queste persone amate nel motivo della nostra disperazione.
Questo sarebbe un bel suffragio per i nostri defunti, e un suffragio anche per noi.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 6, 37-40
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซTutto ciรฒ che il Padre mi dร , verrร a me: colui che viene a me, io non lo caccerรฒ fuori, perchรฉ sono disceso dal cielo non per fare la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato.
E questa รจ la volontร di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nellโultimo giorno.
Questa infatti รจ la volontร del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterรฒ nellโultimo giornoยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net