โChi sei tu?โ
ร la domanda che i sacerdoti e leviti rivolgono a Giovanni Battista nel tentativo di incasellarlo in una qualche definizione e identitร . Infatti, questโuomo strano e cosรฌ carismatico potrebbe essere il Messia, o un profeta, o addirittura Elia stesso.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 2 Gennaio 2025” su Spreaker.Giovanni risponde che non รจ il Cristo. Questa sua prima risposta ci indica una strada preziosa da percorrere tutti, in ogni tipo di situazione e relazione. Noi non siamo il Messia e quindi dobbiamo smettere di pensare che possiamo salvare il mondo e le persone.
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Non siamo il Messia e quindi dobbiamo smettere di giocare a fare Dio nelle diverse circostanze o a porci come significato ultimo della vita degli altri. ร una grande consapevolezza dire di se stessi: โNon sono il Cristoโ.
Ma Giovanni non si limita a questo, aggiunge anche che non รจ Elia. In realtร egli รจ piรน che Elia, ma ciรฒ che Giovanni sta cercando di contestare รจ la convinzione che unโetichetta portata addosso risolverร i dubbi delle persone che lo interrogano.
Dobbiamo rinunciare ai nostri pregiudizi e, anche se tante volte conosciamo a memoria la teoria, dobbiamo accettare che il Signore la metta in discussione per poterla davvero realizzare. Risolvere i problemi nella nostra testa non equivale ad averli risolti anche nella realtร .
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Giovanni vuole costringere i suoi ascoltatori a entrare completamente nella realtร , nellโesperienza e proprio per questo contesta tutte le loro convinzioni.
Oggi il vangelo ci invita a uscire dalla nostra testa e a lasciarci battezzare nella concretezza delle situazioni che siamo chiamati a vivere in questo momento della nostra vita.
ALTRO COMMENTO.
โยซChi sei tu?ยป. Egli confessรฒ e non negรฒ, e confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยปโ. Le parole di Giovanni Battista non sono parole che vanno interpretate in maniera moraleggiante. La sua non รจ una semplice dichiarazione di umiltร ma una vera e propria rivoluzione antropologica. La tentazione dellโuomo infatti รจ sempre quella di cadere in una sorta di delirio di onnipotenza.
ร il cosiddetto โcredersi Dioโ che molto spesso infesta la maggior parte di noi fino al punto da vivere con un โioโ sproporzionato rispetto alla realtร e alla vita stessa. โCredersi Dioโ ci fa vivere e fare delle scelte che molto spesso ci portano alla rovina e alla mortificazione della gente che ci sta accanto. Unโautentica vita spirituale ci riconsegna a noi stessi senza lasciarsi sedurre dallโidea di fondo che i nostri successi, le nostre capacitร o al contrario le nostre ferite e i nostri errori, sono lโassoluto in cui rispecchiarci per dire chi siamo.
Il Battista aveva un successo mediatico immenso ma non ha mai pensato che questo successo lo definisse come uomo. Egli dice di se ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaiaยป; che รจ un poโ come dire โio non sono lโultima parola, ne sono solo segnoโ.
Se una madre, un padre, un figlio, un amico, un confratello, una qualsiasi persona si ricordasse di non essere in se stesso un fine, ma solo il segno di un fine piรน grande, vivrebbe ciรฒ che fa, ordinandolo sempre a qualcosa di piรน grande del proprio io e delle proprie aspettative. Sentirsi un fine, sentirsi dio, significa voler far ruotare la vita degli altri attorno a noi e considerare lesa maestร quando questo non accade.
In questo senso il Battista ci dร una lezione immensa, perchรฉ ci ricorda che ogni nostra relazione รจ solo un modo per preparare la strada a Qualcuno che รจ piรน grande di noi. E quando questo non avviene allora si puรฒ diventare lโimpedimento allโesperienza di senso nella vita degli altri. A volte la gente รจ lontana da Dio solo perchรฉ ha avuto relazioni pessime nella propria vita. ย
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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