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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 2 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 2, 22-40

La festa della Presentazione di Gesรน al Tempio ci spinge a riflettere su alcuni aspetti importanti della nostra vita. Il primo รจ proprio lโ€™atto di offerta con cui i genitori di Gesรน, adempiendo la tradizione, portano Gesรน al Tempio:

โ€œcome รจ scritto nella Legge del Signore: ogni maschio primogenito sarร  sacro al Signore; e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o di giovani colombi, come prescrive la Legge del Signoreโ€

Dare a Dio la parte migliore della nostra vita, di ciรฒ che ci accade, di ciรฒ che ci viene donato, non significa privarsene, ma salvarla. Nella fede funziona in questo modo: tutto ciรฒ che รจ offerto a Dio diventa salvezza.

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In questo senso il gesto dellโ€™offerta non รจ un modo per โ€œpagareโ€ la benevolenza della divinitร  (questa รจ la mentalitร  pagana), ma riconoscere che proprio perchรฉ Dio รจ Amore affidabile, tutto ciรฒ che viene dato a Lui diventa un bene affidabile. In questo senso le cose migliori della nostra vita, ma oserei dire anche le peggiori, se date a Lui possono diventare redenzione.

Quindi se cโ€™รจ una cosa bella nella tua vita, non vivertela con possesso, ma offrila a Lui. Se ti sta capitando di soffrire per qualcosa, non tenerti quella sofferenza come se dovessi affrontarla in solitudine, ma offrila a Lui, e da quel momento quella sofferenza comincerร  a concorrere al tuo stesso bene.

Nellโ€™episodio raccontato nel Vangelo di oggi, cโ€™รจ lโ€™aggiunta della testimonianza di due anziani: Simeone ed Anna. Essi rappresentano due atteggiamenti che tante volte perdiamo nella vita: lโ€™attesa e la lode. Simeone รจ colui che ha saputo attendere tutta la sua vita, senza trasformare lโ€™attesa in pretesa.

Anna รจ colei che nonostante ha sofferto, non ha trasformato la sua sofferenza in frustrazione ma in lode. Saper attendere e saper ringraziare sono due atteggiamenti che ci mettono sempre nella condizione di incontrare Gesรน.

Fonte

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Non credo che esistano definizioni migliori di Gesรน se non quella di luce. Egli infatti รจ quella luce che ha rischiarato il buio del mondo, le tenebre di ogni disperazione, le ombre di ogni morte. La Parola di Gesรน ha gettato luce su ciรฒ che non riuscivamo a comprendere fino in fondo. La luce della sua compassione ha risollevato uomini e donne schiacciate dalla vita. Il Suo sacrificio sulla Croce ha acceso un giorno che non avrร  mai piรน tramonto, una Pasqua senza piรน nessuna sera. Ecco perchรฉ la festa della Presentazione di Gesรน al Tempio รจ una di quelle feste che devono imprimersi davvero nella nostra memoria interiore. […] Continua a leggere qui.

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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