AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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Cโรจ un parlare che porta frutto e uno sterile: โNon chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerร nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontร del Padre mio che รจ nei cieliโ.
Troppe volte la fede o in generale le cose che contano della vita riempiono fiumi di ragionamenti e di parole ma poi non diventano mai scelte, tentativi, opere. Una parola รจ autorizzata solo se sfocia nel fatto e non rimane solo alito. Ma cโรจ qualcosa che precede la parola, ed รจ lโascolto: โPerciรฒ chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, รจ simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla rocciaโ.
Lโefficace immagine che Gesรน usa rende bene lโidea di che cosa voglia intendere. Infatti scavare le fondamenta di una casa sulla roccia รจ altamente faticoso, cosรฌ come รจ faticoso cercare di mettere in pratica ogni giorno quello che ci insegna il Vangelo, ma il risultato รจ sotto gli occhi di tutti quando la vita le riserva tempeste e imprevisti: โCadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perchรฉ era fondata sopra la rocciaโ.
Delle volte del vangelo ci rimane solo la fatica che sentiamo nel cercare di metterlo in pratica, ma dovremmo anche avere lโumiltร e la pazienza di accorgerci che quei quotidiani tentativi di scavare nel nostro egoismo, nei nostri difetti, nei nostri peccati, hanno come risultato ritrovarsi con una vita piรน affidabile, specie quando le cose non girano per il verso giusto.
Un ascolto del Vangelo piรน superficiale, di tipo episodico ed emotivo, dร soddisfazioni in alcuni momenti, ma non cambia la vita fino a renderla affidabile.
Da una parte ti dร lโillusione che si sta costruendo qualcosa di stabile, ma la veritร รจ che appena si scatenerร contro di te una tempesta crollerai perchรฉ le cose vissute di pancia finiscono e sono volubili, e molte volte lasciano lโamaro in bocca: โCadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde, e la sua rovina fu grandeโ.