โGli condussero un cieco pregandolo di toccarloโ.
Il Vangelo di Marco di oggi pone lโaccento su una cosa importante nella nostra esperienza di fede: o Gesรน รจ unโesperienza tangibile oppure rimane solo una vacua predica di buoni sentimenti. โToccareโ รจ volere che la fede incida nella nostra vita per via esperienziale e non intellettuale. Chi soffre non ha bisogno di spiegazioni ma di aiuto concreto. Ecco perchรฉ Marco insiste su questa richiesta. E Gesรน offre a questโuomo proprio unโesperienza:
โAllora preso il cieco per mano, lo condusse fuori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le mani e gli chiese: ยซVedi qualcosa?ยป. Quegli, alzando gli occhi, disse: ยซVedo gli uomini, poichรฉ vedo come degli alberi che camminanoยป. Allora gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu sanato e vedeva a distanza ogni cosaโ.
La prima cosa che Gesรน offre a questโuomo non รจ un miracolo ma lโaccompagnamento (โpreso il cieco per mano lo condusseโฆโ). Molto spesso trascuriamo questa prima modalitร della grazia di Dio che consiste nellโavere qualcuno che ti รจ vicino, che ti prende per mano e che ti aiuta. Un cristiano dovrebbe sempre essere capace di questo tipo di grazia, dovrebbe saper sempre stringere la mano a chi si sente al buio.
Ma poi Gesรน compie dei gesti di una concretezza quasi scandalosa (โdopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le maniโ). Per noi cattolici questa concretezza la troviamo nei sacramenti. La Chiesa sa che non basta stringere una mano, poi gli va dato un aiuto concreto dove possa agire la potenza della grazia di Dio, e questo aiuto concreto sono i sacramenti.
Infine la guarigione avviene in due tempi, quasi a indicarci la gradualitร . Infatti i veri cambiamenti, quelli che rimangono stabili, si fondano sempre su una gradualitร . Le cose troppo veloci a volte finiscono anche velocemente.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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