Quando non si vede più dove si sta andando nella vita , quando l’orizzonte di senso è oscurato, noi siamo come dei ciechi, al buio. La vita non è più vita ma è un inferno dove cerchiamo di soprawivere elemosinando l’esistenza. È que sta la condizione rappresentata dall’uomo del vangelo di oggi. Eppure c’è un miracolo prima del miracolo. «Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli rispose ro: “Passa Gesù il Nazareno!”. Allora incominciò a gridare: ‘ Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!”» .
Ecco ilmiracolo prima del miracolo: il desiderio di quest’uomo di incontra re Qualcuno che possa riconsegnargli ciò che la vita gli ha tolto. La nostra prima vera guarigione non è tanto da ciò che ci affligge ma è nei nostri desideri più profondi. Quando si ammala il nostro profondo desiderio di felicità è difficile poter incontrare una grazia che ci cambi l’esistenza.
Non si è mai in grado di accogliere fino in fondo se non ciò che si desidera veramente, e il cieco del vangelo di oggi desidera fortemente l’incontro con Cristo: «Quelli che camminava no avanti lo sgridavano, perché tacesse; ma lui continuava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”». È proprio questo desiderio gridato che attira l’attenzione di Gesù: <<Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero. Quando gli fu vicino, gli domandò: “Che vuoi che io faccia per te?” Egli rispose: “Signore, che io riabbia la vista”>>
Questo è l’impianto più vero di ogni miracolo: la guarigione del desiderio, di ciò che si vuole veramente, fino al punto di poterlo dire ad alta voce, chiederlo, implorarlo al Signore, e solo allora l’umiltà di accogliere ciò che non è più nelle nostre capacità: <<E Gesù gli disse: “Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato”. Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo lodando Dio>>.
Il Signore non ci chiede di riuscirci ma di avere fede che Lui invece può riuscirci. È fidarsi prima di ciò di cui noi siamo capaci, cioè il desiderio autentico, e poi spostare la nostra fiducia in Colui che è l’unico che può realizzarlo nei fatti.
Commento di don Luigi Maria Epicoco.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 18, 35-43
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!».
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato».
Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Parola del Signore