Ci sono due modi di credere: il primo modo รจ quello di chi confonde la fede per una gara con se stessi o con gli altri, sempre alla ricerca di dimostrare di essere migliori, diversi, puri, giusti. Dietro lo zelo di certo modo di credere si nasconde una immensa superbia spirituale.
Il secondo modo di credere invece รจ accorgersi con realismo della propria miseria e consegnarla fiduciosamente a Chi รจ capace di amarci proprio nella nostra miseria. La parabola raccontata da Gesรน nel Vangelo di oggi mette in scena proprio queste due modalitร :
โIl fariseo, stando in piedi, pregava cosรฌ tra sรฉ: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietร di me peccatoreโ.
Gesรน loda lโumiltร di questโultimo uomo e ci ricorda che solo a patto di conservare lโumiltร potremmo anche fare una esperienza di salvezza. Diversamente anche la fede รจ solo una delle tante cose del mondo che mettiamo in scena per mettere al centro il nostro io, e non sicuramente per accorgerci di Dio e del prossimo.
Infatti lรฌ dove domina lโio non cโรจ mai spazio per il volto dellโaltro, ne per Colui che per essere riconosciuto ha bisogno che distogliamo finalmente lo sguardo dal nostro ombelico.
โ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
La parabola raccontata nella pagina del Vangelo di oggi รจ lโelogio della vera umiltร . Infatti i due personaggi che fanno da protagonisti sono idealmente collocati lโuno in prima fila e lโaltro allโultimo posto. Il primo pensa di poter vantare davanti a Dio dei meriti: โO Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adรนlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedoโ. Lโaltro invece puรฒ solo ammettere la propria inadeguatezza: โO Dio, abbi pietร di me peccatoreโ. Gesรน non ha dubbi nel dire che solo questo secondo torna a casa giustificato. […] Continua a leggere qui.
Commento al brano del Vangelo di: Lc 18,9-14
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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