Nella piccola cittร di Nain Gesรน incontra la processione funebre di un ragazzo. Dietro la bara cโรจ la madre affranta. Aveva prima perso il marito, e ora ha perduto anche il suo figlio unico. Questa donna rappresenta la personificazione della disperazione umana.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 17 Settembre 2024” su Spreaker.ร interessante che per tutto il racconto del Vangelo ella non parla, non dice nulla, non chiede nulla. Questa donna รจ solo nudo dolore. ร la stessa cosa che capita nella vita quando si vivono alcune cose che ci tolgono anche i ragionamenti, le parole, e persino le preghiere.
Soffriamo e basta, senza via dโuscita, senza riuscire a dare neppure una forma compiuta alla nostra sofferenza. Gesรน rimane colpito dal dolore di lei:
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โVedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: ยซNon piangere!ยปโ.
Sappiamo che un istante dopo risusciterร il figlio, ma credo che dobbiamo prestare attenzione a un miracolo ancora piรน importante: Gesรน non rimane indifferente davanti al dolore di questa donna.
Ognuno di noi dovrebbe saper questo: Gesรน non chiude gli occhi e il cuore davanti a quello che viviamo, davanti a quello che ci fa soffrire. Egli รจ vulnerabile a ciรฒ che viviamo, ha deciso di sentirlo anche Lui. La compassione รจ entrare nella nostra stessa passione. ร sentire con noi il medesimo dolore. Ma รจ anche saperlo arginare:
โNon piangere!โ.
Ed รจ anche avere il potere di risolverlo in maniera radicale:
โE accostatosi toccรฒ la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: ยซGiovinetto, dico a te, alzati!ยป. Il morto si levรฒ a sedere e incominciรฒ a parlare. Ed egli lo diede alla madreโ.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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