โTi benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoliโ.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 17 Luglio 2024” su Spreaker.Non esiste altro modo per vedere Dio se non facendosi piccoli. Il Vangelo non ci invita a sminuirci ma ad assumere invece la postura migliore da cui guardare la vita. Infatti lโessere umano essendo una creatura, tutte le volte che fa memoria della sua finitudine comincia a vedere le cose in maniera nuova, piรน vera, piรน profonda.
Ma quando invece gioca a fare Dio ammalandosi di deliri di onnipotenza, perde il contatto con la realtร e non riesce a vedere piรน le cose per ciรฒ che sono. Ad esempio se ci ricordassimo tutti che un giorno moriremo, questa memoria della nostra morte ci porterebbe a vivere con piรน umiltร ed essenzialitร .
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Daremmo piรน importanza a cose che solitamente trascuriamo e capiremmo che tutto ciรฒ che di bene dobbiamo scegliere lo dobbiamo fare oggi non domani. Ma siccome rimuoviamo lโidea della morte e ci pensiamo immortali allora la nostra vita soffre di una strutturale cecitร che ci fa vivere per sciocchezze e ci fa perdere di vista ciรฒ che conta.
Gesรน dice che โi piccoliโ, sono quelli a cui Dio racconta le cose perchรฉ non usano delle cose che Dio gli dice per montarsi la testa ma per gustarne la medesima gioia. Solo โi piccoliโ ad esempio godono di un tramonto, o del volo di un calabrone, o delle risate di un bambino, o dello sguardo delle persone che amano.
Solo โi piccoliโ accettano la sofferenza della vita senza trasformarla in risentimento, e sanno piangere senza disperarsi, e accolgono il limite senza sentirsene giudicati.
Ma questo privilegio รจ un dono di Dio che nasce dalla scelta di essere fino in fondo creature senza giocare a fare Dio, che รจ poi la radice di ogni superbia.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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