don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 16 Agosto 2023

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Quale carità suggerisce il Vangelo davanti all’errore del fratello che sbaglia? E’ questa la domanda a cui risponde il Vangelo di oggi:

“Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all’assemblea; e se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano”.

Basterebbe questa indicazione del Vangelo a bandire dai nostri atteggiamenti personali e comunitari, ogni forma di chiacchiericcio e di parole pronunciate alle spalle. La carità vuole che il primo passo verso chi sbaglia è affrontarle a viso aperto, personalmente, con una discrezione immensa.

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E solo se questo fallisce aggiungere con molta umiltà l’aiuto di qualcun altro. E se ancora persiste allora chiamare le cose per nome ad alta voce, e solo allora se ancora non è cambiato nulla si ha il diritto di prenderne distanza. Ma è una distanza che nasce dalla sofferenza e non dall’indifferenza, e se si crea occasione per colmarla noi dobbiamo sempre essere i primi a fare il primo passo. Altrimenti da cosa si dovrebbe evincere che noi siamo cristiani?

“In verità vi dico ancora: se due di voi sopra la terra si accorderanno per domandare qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli ve la concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”.

È così grande la potenza di una fraternità che la sua efficacia può essere messa alla prova con la preghiera. Quando una richiesta nasce dalla preghiera di due o tre persone che si vogliono davvero bene, Cristo accorda sempre ciò che si domanda perché il cielo obbedisce sempre alla logica dell’amore perché Dio è Amore.

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Ecco allora il segreto di ogni vera preghiera efficace: amare sinceramente gli altri e chiedere a Dio a partire da questo amore vero. L’amore è irresistibile per Dio. Gesù ne è la prova.

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Oggi il Vangelo ci fornisce il vademecum della carità, perché ci dice con che gradualità bisogna recuperare chi sbaglia. I passi sono almeno tre: “Se il tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all’assemblea; e se non ascolterà neanche l’assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano”. Solitamente invece quando ci accorgiamo che qualcuno sbaglia, l’ultimo a saperlo è proprio chi ha sbagliato perché la tentazione di raccontare agli altri, di metterlo in piazza, di consegnarlo al giudizio di tutti è sempre molto forte. La carità vuole invece che il primo passo è affrontare a viso scoperto le persone, personalmente, con una discrezione immensa. […] Continua a leggere qui.


✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 18,15-20

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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