don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2023

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โ€œIo non lo conoscevo; ma appunto perchรฉ egli sia manifestato a Israele, io sono venuto a battezzare in acquaโ€.

Continua la grande testimonianza di Giovanni Battista su Gesรน. Questa volta ci lascia un dettaglio che non dobbiamo assolutamente trascurare: โ€œio non lo conoscevoโ€. Giovanni ci indica cosรฌ che la via della ricerca di Dio non รจ una via che parte da ciรฒ che si conosce, da ciรฒ che si pensa di aver capito, da risposte preconfezionate, ma esattamente dal contrario.

La via che ci conduce a Dio รจ innanzitutto una profonda disponibilitร  del cuore a mettersi in cammino verso un Mistero che non si conosce ma che si desidera con tutto il cuore incontrare, conoscere, fissare, guardare negli occhi. Tutta la vita del Battista รจ stato annunciare Qualcuno che ha dovuto imparare anche lui a riconoscere dopo averlo incontrato. Questo atteggiamento รจ esattamente il contrario dellโ€™atteggiamento dellโ€™indottrinamento.

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La stessa parola suggerisce qualcosa di negativo, perchรฉ indottrinare significa โ€œmettere addosso una dottrinaโ€, imparare una risposta senza capire il legame profondo con me stesso e con la realtร . Chi cerca Dio in risposte preconfezionate รจ sicuro che non lo troverร . Per trovare Dio bisogna mettersi in cammino verso un Mistero che detta Egli stesso le regole.

รˆ ascoltare Dio che ci parla nel cuore, e che se usa una dottrina รจ per indicarci una direzione e non per chiudere un viaggio. Nella fede non si dice mai โ€œรจ cosรฌ punto e basta!โ€, al massimo si dice โ€œรจ lรฌ, guarda!โ€. La dottrina cristiana รจ indicativa non esaustiva: indica qualcosa senza mai esaurirla in una formula chiusa.

Per questo, la Chiesa stessa, tenta di ridire continuamente la stessa cosa affinchรฉ non si perda mai il principio vitale di ciรฒ che indica a scapito di ciรฒ che dice. Questo molto spesso ci spaventa perchรฉ pensiamo che la certezza viene da cose che rimangono sempre uguali: ma la cosa che rimane sempre uguale รจ la sostanza, mentre รจ la forma che cambia, e lo fa non per moda ma per salvare la veritร  della sostanza.

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Giovanni non dice: ecco un profeta,
o un taumaturgo,
o un grande esorcista,
o un impressionante predicatore,
o un finissimo teologo,
o un rivoluzionario politico,
o un maestro di religiositร .
Giovanni dice l’essenziale di Gesรน: “๐’’๐‘จ๐’ˆ๐’๐’†๐’๐’๐’ ๐’…๐’Š ๐‘ซ๐’Š๐’ ๐’„๐’‰๐’† ๐’•๐’๐’ˆ๐’๐’Š๐’† ๐’Š๐’ ๐’‘๐’†๐’„๐’„๐’‚๐’•๐’ ๐’…๐’†๐’ ๐’Ž๐’๐’๐’…๐’”.
Abbiamo bisogno di Gesรน non per i suoi miracoli o solo per i suoi insegnamenti, ma perchรฉ la Sua persona รจ ciรฒ che ci ha liberati in maniera radicale. Infatti non c’รจ nulla di piรน grande di un uomo e una donna liberi interiormente, non piรน ostaggi della paura e delle proprie miserie.
Gesรน non cancella il fatto che siamo umani, ma la nostra umanitร  dopo di Lui, non รจ piรน un ostacolo, un impedimento al nostro vero destino che รจ conoscerLo e amarLo. […]
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