HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 14 Novembre 2023

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 14 Novembre 2023

“Così, anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: “Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare””.

Ci risulta difficile digerire questa considerazione di Gesù per almeno due motivi. Il primo è che l’ultima cosa che vorremmo provare al mondo è quella di sentirci “servi”; dovremmo anzi dire che passiamo tutta la vita a cercare di riscattarci dalla sensazione di sentirci sempre dei servi oppressi da un padrone.

La seconda è quella di aggiungerci la parola “inutile”, come se non bastasse la paura che tutti coviamo in fondo al cuore di sentirci non significativi, vuoti di senso, appunto inutili. Penso che Gesù dica ad alta voce il nome proprio di due nostre paure appositamente per esorcizzarle. Quando si è ostaggio della paura si passa tutta la vita a fuggirla.

- Pubblicità -

Il suo vero potere sta proprio nel fatto che tutto ciò che facciamo è sempre in funzione di scappare in direzione opposta, non rendendoci conto che è proprio così che continua ad avere potere. In realtà per vincere una paura bisogna accettarla, farla entrare, accoglierla, e d’un tratto ci si rende conto che quando si smette di scappare si smette anche di aver paura.

Se accettiamo di essere “servi”, cioè di sentirci delle volte senza scelta nel dover fare qualcosa anche di buono (la mamma, il papà, il prete, il consacrato, il malato, l’amico) allora di botto la frustrazione che ci provoca quella mancanza di scelta si tramuta in fortezza. Si comprende che non bisogna sopportare, ma scegliere ciò che non si è scelto.

A tutto ciò bisogna aggiungere la logica di non essere riconosciuti in ciò che si fa, la mancanza di gratitudine, che altro non è che la radice della gratuità, della mancanza di tornaconto, di utile, cioè accogliere la sensazione di inutilità, sapendo che in fondo è certamente importante essere riconosciuti in ciò che si fa ma che questo non può diventare una droga per sopravvivere.

- Pubblicità -

La libertà non è forse accettare ciò che non si sceglie ed essere felici nonostante nessuno se ne accorga?

Fonte

ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

“Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Una simile considerazione nella maggior parte dei casi è causa di depressione. Nessuno ama sentirsi inutile, men che meno essere privato dalla gratitudine degli altri specie dopo che si è fatto molto. Ho conosciuto molte persone ferite dall’ingratitudine, e la cosa diventa più drammatica quando le persone ferite sono uomini e donne che hanno scelto di servire con tutta la loro vita il Vangelo. In alcuni casi si ritrovano ignorati, messi da parte, privati di ogni gratitudine per tutto quello che hanno tentato di fare, e ciò li riempie di dolore e amarezza indicibile. […] Continua a leggere qui.


Autore: don Luigi Maria Epicoco
Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Lc 17, 7-10
PAGINA FACEBOOK

Articoli Correlati