don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 14 Febbraio 2023

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“Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi”.

Perché il Signore si fa precedere dai suoi discepoli? Perché li manda a due a due? Sono interrogativi importanti che non possiamo ignorare. Se Gesù si fa preparare la strada da gente inaffidabile come i discepoli, come me e come te, ci sarà un motivo. E credo che il vero motivo sia la potenza che sprigiona la comunione di due amici. Li manda a due a due per ricordare a ciascuno di noi che l’unica cosa che può preparare davvero la strada a Gesù è fare esperienza di legami significativi, di amici affidabili, di persone che si sforzano davvero di volersi bene.

È il caso di Cirillo e Metodio, fratelli e amici, di cui oggi ricorre la memoria liturgica. Si evangelizza solo se si dà testimonianza di saper volere davvero bene. Non sono le opere l’alfabeto dell’evangelizzazione ma l’amore:

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“Vi riconosceranno da come vi amerete”.

Allora è di questo che dovremmo preoccuparci: le nostre comunità, le nostre esperienze ecclesiali sono luoghi di testimonianza di amicizia, di amore gratuito, di comunione? A che cosa mai potrebbe servire una Chiesa che organizza cose, e persino la carità, ma non sa amare?

Oggi il Vangelo ci spinge a questa decisione, a questa conversione. Scegliere di voler bene a qualcuno significa evangelizzare senza bisogno nemmeno di parole.

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NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

La suggestiva pagina del Vangelo di oggi in cui Gesù chiede di pregare per avere nuovi operai per il regno, e dove senza mezzi termini indica chiaramente la radicalità che i discepoli devono avere per potersi dire davvero Suoi, è anticipata da una piccola ma decisiva annotazione: “Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi”. I discepoli sono mandati “davanti” Gesù a prepararne la strada. Sono coloro che anticipano la Sua venuta. Mi piace pensare che la vera vocazione di un cristiano è preparare la strada a Cristo e mai sostituirsi a Lui. In questo senso una vera amicizia, un vero amore, una passione vissuta fino in fondo, la gratuità di un aiuto, la dedizione verso chi ha bisogno, altro non sono che gesti preparatori alla venuta di Dio nella vita delle persone. […] Continua a leggere qui.


Commento al brano del Vangelo di: Lc 10, 1-9
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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