Quando hai paura anche Cristo puรฒ spaventarti come chi vuole darti un abbraccio e tu hai invece la sensazione che sia uno dei tanti che vuole farti male cosรฌ come ti รจ giร capitato tante volte.
Quando sei troppo felice puoi pensare che tutto sia troppo bello per essere vero e che prima o poi verrร fuori una fregatura nascosta. Credo che questo sia il motivo per cui Gesรน per convincere i suoi discepoli di essere realmente Lui compie un gesto significativo:
โGuardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io hoโ.
Sembra paradossale, ma Gesรน per farsi credere chiede di guardare dentro le sue ferite. Dovremmo forse anche noi trovare il coraggio di fare la stessa cosa. Guardare nella nostra debolezza ci farร scoprire la potenza nascosta e imprevedibile della Pasqua.
Perchรฉ la Grazia di Dio agisce proprio nella nostra debolezza. Delle volte Cristo non lo riconosciamo nella nostra vita perchรฉ pensiamo che se ci fosse noi non saremmo cosรฌ deboli, cosรฌ feriti, cosรฌ fragilmente umani, ma se trovassimo il coraggio di guardare al fondo della nostra debolezza e delle nostre ferite ci accorgeremmo che Egli รจ proprio lรฌ, e lรฌ vorrebbe essere riconosciuto, accolto e amato.
Ma riuscire a fare questo รจ un dono, per questo il vangelo conclude dicendo: โAllora aprรฌ loro la mente per comprendere le Scrittureโ. Il dono della fede รจ il dono di saper riconoscere in ciรฒ che ci sembra un fallimento e una ferita i segni piรน convincenti della veritร della Pasqua.
โQuando sono debole รจ allora che sono forteโ aggiungerร San Paolo.
โ
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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