don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 13 Giugno 2021 – Mc 4, 26-34

2019

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90€


“Così è il regno di Dio: come un uomo che getta il seme sul terreno; dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme germoglia e cresce. Come, egli stesso non lo sa”.

Il Vangelo di oggi ci chiede un unico gesto. Tutta la vita racchiusa in un gesto: “gettare il seme”. Il resto non compete a noi, non dipende da noi.

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E’ un po’ come voler dire che la vita è tale solo se la metti in condizioni di portare frutto. E sono le scelte le cose che mettono in condizioni la vita di portare frutto. Noi vogliamo sempre controllare tutto, e stiamo male perché non ci riusciamo, forse perché siamo convinti che alla fine tutto dipende sempre da noi. Ma non è così. Da noi non dipende tutto.

C’è una parte della vita che accade, che viene fuori al di là delle nostre capacità e delle nostre forze. Noi possiamo solo essere come quel contadino che con fiducia getta il seme. Non bisogna avere paura di scegliere qualcosa nella vita. Non bisogna avere paura di fidarsi. Non bisogna avere paura di rischiare in una scelta.

C’è qualcosa di più brutto di sbagliare, e cioè il non provarci nemmeno. Non verrà fuori nessun grano da un campo dove non è stato seminato nulla. Da quello seminato potrebbe venir fuori anche erbaccia insieme al grano. Ma è meglio correre il rischio di non avere la perfezione che non avere nulla per paura dell’imperfezione.