โMentre essi parlavano di queste cose, Gesรน in persona stette in mezzo a loro e disse: ยซPace a voi!ยปโ.
ร ancora lโevangelista Luca che ci narra unโaltra apparizione del Risorto. Non importa se sei in cammino per tornare a casa come i discepoli di Emmaus, o se sei chiuso in casa a Gerusalemme, come nel racconto di oggi: Gesรน รจ libero dallo spazio e dal tempo, e proprio per questo ci รจ costantemente contemporaneo nel qui e nellโora. E il Suo dono รจ la pace.
Un uomo sente pace quando ha trovato ciรฒ che stava cercando. Ecco perchรฉ Gesรน saluta costantemente con la parola Shalom. Chi trova Gesรน ha trovato quello che stava cercando.
โSconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: ยซPerchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io hoยป. Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piediโ.
La reazione dei discepoli รจ la reazione di chi รจ sconvolto da qualcosa di inaspettato. Ciรฒ che ci dร la fede cristiana รจ qualcosa di inaspettato. Gesรน non รจ il prodotto di un nostro bisogno, Egli รจ un imprevisto che stravolge la vita. Ecco perchรฉ la paura e lโeccitazione si impadroniscono dei discepoli lรฌ presenti.
Eppure Gesรน mostra loro come cโรจ una grande continuitร tra la Croce e la resurrezione. Le sue mani, i suoi piedi e il suo costato sono la prova che Egli รจ davvero Lui, e che non รจ unโallucinazione collettiva:
โMa poichรฉ per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: ยซAvete qui qualche cosa da mangiare?ยป. Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiรฒ davanti a loroโ.
La fede non puรฒ essere solo un fatto interiore, emotivo, psicologico. La fede o รจ un fatto o non ci cambia la vita. Gesรน รจ talmente un fatto che puรฒ anche mangiare. Non cโรจ trovata migliore degli evangelisti per trasmetterci questa veritร di fondo: la resurrezione รจ un fatto, non la semplice interpretazione di un fatto.
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Ciรฒ che dovrebbe suscitare la Pasqua รจ innanzitutto gioia, ma lโevangelista Luca non ha timore a dirci che la prima reazione dei discepoli allโincontro con Cristo non รจ la gioia ma la paura che sia un fantasma: โGesรน in persona apparve in mezzo a loro e disse: ยซPace a voi!ยป. Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse: ยซPerchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa come vedete che io hoยป. Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piediโ. Siamo cosรฌ abituati alle cose brutte che quando finalmente accadono le cose belle immediatamente ne diffidiamo pensano che magari sono solo delle illusioni. Abituarsi alla Pasqua significa capire che ciรฒ che Gesรน รจ venuto ad annunciarci non รจ semplicemente una illusoria speranza sul futuro che magari tiriamo fuori solo perchรฉ la vita รจ difficile, e quindi รจ meglio che ci raccontiamo delle storie positive sulla vita dopo la morte. La speranza cristiana non รจ un palliativo psicologico ma รจ un fatto concreto, cosรฌ come dice Gesรน รจ โcarne ed ossaโ. […] Finisci di leggere qui.
Commento al brano del Vangelo di: Lc 24,35-48
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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