HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 13 Agosto 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 13 Agosto 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 18,1-5.10.12-14

Eโ€™ cosรฌ che il vangelo di oggi ci ricorda la misteriosa presenza accanto a noi degli angeli. La loro custodia non funziona come una forma di assicurazione sulla vita. La loro presenza ci fa sperimentare misteriosamente la possibilitร  stessa della vita.

Perchรฉ quando tu ti senti le spalle coperte riesci anche a camminare davanti a te. Se non ti senti le spalle coperte non riesci nemmeno a mettere il passo successivo. Un angelo custode non ci รจ messo accanto per evitarci tutti i pericoli, ma per farci osare la vita nonostante i pericoli.

Ma questa presenza รจ utile solo nella misura in cui torniamo ad essere โ€œcome bambiniโ€, dice il Vangelo. Cioรจ viviamo piรน affidati che preoccupati: โ€œIn veritร  vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

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Perciรฒ chiunque diventerร  piccolo come questo bambino, sarร  il piรน grande nel regno dei cieliโ€. La semplicitร  dei bambini ci fa sentire anche la possibilitร  della vita stessa. Piรน cresciamo, piรน ragioniamo troppo sulle cose fino al punto di convincerci che non ne valga la pena, e cosรฌ invece di andare avanti, ci fermiamo.

Oggi dovremmo forse lasciarci prendere la mano e riprendere il cammino. Non siamo soli. Non รจ forse questo anche il grande messaggio di tutto il cristianesimo? Non siamo soli. Siamo di qualcuno. Siamo amati.

A qualcuno interessa di noi non in maniera distratta ma fino al punto da dare la sua stessa vita. Ma la vera prova di questo cambiamento sta nella nostra capacitร  di accoglienza: โ€œchi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.

Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perchรฉ vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che รจ nei cieliโ€. Infatti รจ sempre molto difficile accettare negli altri ciรฒ che non riusciamo ad accettare in noi.

E forse ci รจ piรน facile disprezzare negli altri ciรฒ che disprezziamo in noi. Ma questo disprezzo non รจ neutrale, ha delle conseguenze. Dio ha messo un custode alla porta del bambino che รจ in noi.

Fonte


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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