Vangelo di Luca โ Lc 11,29-32
A questa generazione non sarร dato che il segno di Giona.
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesรน cominciรฒ a dire:
ยซQuesta generazione รจ una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarร dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poichรฉ, come Giona fu un segno per quelli di Nรฌnive, cosรฌ anche il Figlio dellโuomo lo sarร per questa generazione.
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerร contro gli uomini di questa generazione e li condannerร , perchรฉ ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grande di Salomone.
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nรฌnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perchรฉ essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi รจ uno piรน grande di Gionaยป.
Parola del Signore.
La generazione che cerca un segno non รจ semplicemente la generazione contemporanea a Gesรน, ma รจ anche la nostra, nella misura in cui continuiamo a rimandare i grandi cambiamenti attendendo il โsegnaleโ giusto.
Ascolta โdon Luigi Maria Epicoco โ Commento al Vangelo del 12 Marzo 2025โ su Spreaker.Questo รจ innanzitutto vero nella vita personale di ciascuno di noi. Quasi mai siamo disposti a cambiare rotta, anche quando constatiamo con chiarezza che siamo degli infelici e che viviamo una vita che sfiora la soglia della mediocritร . Preferiamo la nostra pigrizia, la nostra abitudine e rimandiamo lโinizio dei nostri cambiamenti a un โlunedรฌ prossimoโ, come tutte le diete che non faremo mai.
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Ma รจ vero anche a livello sociale e comunitario. Eppure, basterebbe semplicemente tornare ad aprire gli occhi, a usare un minimo di buon senso e ad avere lโumiltร di lasciarci aiutare, lรฌ dove ci accorgiamo che la nostra libertร si รจ un poโ paralizzata.
Delle volte, ricominciare ad avere una vita spirituale coincide con il ricominciare a usare la propria libertร , muovendo battaglia alla nostra pigrizia. ร unโomissione tremenda quella di cui molto spesso ci macchiamo: non facciamo ciรฒ che potremmo fare. Rinunciamo al possibile e chiediamo a Dio di compiere invece lโimpossibile.
Ma un Dio tirato in ballo per compiere lโimpossibile, mentre noi non facciamo il possibile, รจ un Dio mescolato con la magia, la fantasia e la tragedia che ci verrร addosso quando ci accorgeremo che certe omissioni non sono mai senza conseguenze.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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