don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 12 Giugno 2021 – Lc 2, 41-51

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AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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È interessante come il Vangelo per introdurci nella festa del Cuore Immacolato di Maria, ci racconti un episodio della vita di Gesù, dove il cuore di madre di Maria viene messo a dura prova dall’effettivo smarrimento di Gesù a Gerusalemme quando era appena dodicenne.

Sembra che il Vangelo voglia dirci che può capitare anche ai migliori di perdere di vista Gesù, ma ciò che conta è mettersi a cercarlo appena ci si accorge della sua mancanza. Gesù non si era perso, ma aveva scelto volutamente di trattenersi a Gerusalemme, e lo aveva fatto non per perdersi ma forse per quella curiosità tutta adolescenziale di provare ad andare al fondo di alcune questioni che gli stavano a cuore. L’effetto è prevedibile: il panico, l’angoscia e l’ansia di Giuseppe e di Maria. Quando lo ritrovano a discutere fra i dottori del tempio la scena è così descritta:

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“Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?»”.

In fondo Gesù ha ragione: sono loro che dovrebbero andare dietro di Lui e non il contrario. Il discepolato non è tirare Gesù dove pensiamo che debba andare, ma imparare ad andare noi dietro di Lui. Eppure non si può chiedere al Cuore di una Madre di non soffrire. Non si può chiedere al Cuore di una Madre di non mettersi sulle tracce del figlio.

Non si può chiedere al cuore di una Madre di non sentirsi profondamente legata al destino del figlio. Maria è così, è una madre. E la buona notizia è che questo Suo Cuore di Madre non è solo per Cristo ma per ciascuno di noi, perché Ella per vocazione è Madre anche nostra. Noi siamo amati da una Madre che non si arrenderà finché non ci avrà ritrovati e riportati al sicuro. Gesù lo si perde spesso quando lo si sorpassa, quando si crede di conoscere già la strada che vuole fare.

Ma non c’è distanza in cui siamo lasciati soli: il Cuore di Madre di Maria è sempre sulle nostre tracce.