HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 11 Novembre 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 11 Novembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 17,1-6

“È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!”

Essere di scandalo significa diventare muro per l’altro. Ma muro rispetto a cosa? Rispetto soprattutto all’esperienza dell’amore di Dio. Infatti ci sono dei comportamenti e dei modi di agire che feriscono le persone nel profondo fino a devastare in loro la fiducia nell’esistenza dell’amore.

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Alcuni abusi, ad esempio, impediscono alle persone abusate di riuscire a vivere il resto della loro vita nella possibilità di relazioni sane, nell’esperienza del bene, nella capacità di sentirsi amati e di amare. In pratica non riescono più a sentire un senso profondo dell’esistenza perché ciò che dovrebbe dare loro senso è impedito da un trauma che fa da muro.

E quando una persona viene ferita in questo modo il danno è immenso. Ma non mi riferisco solo ad abusi di natura sessuale o affettiva. Si può abusare di una persona giudicandola continuamente e convincendola di essere sbagliata. Si può abusare di una persona mortificando la sua unicità e costringendola sempre a fingere per essere accettata.

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Si può abusare persino spiritualmente di una persona infondendo in essa non libertà ma continui sensi di colpa. Gesù ci sta dicendo oggi che il nostro modo di trattare gli altri può essere un aiuto o essere scandalo. Contemporaneamente però ci dice che la via della guarigione è sempre un infinito perdono.

Infatti il perdono non è la scappatoia per i carnefici ma la furbizia delle vittime di liberarsi definitivamente di ciò che li ha fatti soffrire.

Fonte

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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