La logica che Gesù racconta nel vangelo è disarmante. Un pastore, per lui, è chi ama le pecore nella loro unicità e non nel loro essere massa. Per questo racconta la parabola della pecora smarrita.
“Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita? E se gli riesce di ritrovarla, in verità vi dico che egli si rallegra più per questa che per le novantanove che non si erano smarrite”.
Il messaggio è chiaro ma anche sconvolgente: davanti al Suo amore ognuno è unico, ognuno vale tutto. È così annullata la logica del mondo che pur di arrivare a un fine si può accettare anche qualche perdita. Il fine di Dio non è aziendale.
Ciò che conta per lui è che non si perda nessuno. Il suo guadagno non è nella lana, nel latte, in ciò che può estorcere dal gregge, ma è nel gregge stesso. Perché Dio vuole salvarmi? Perché io possa fare qualcosa per Lui? No. E allora perché vuole salvarmi?
Perché gli dà gioia sapere che siamo salvi. Se solo vivessimo questa consapevolezza ci ritroveremmo con una vita capovolta, cambiata, trasfigurata, perché un amore che ci ama così non può lasciarci uguali. Eppure Gesù si scontra con una mentalità contraria, con quella del merito. L’amore bisogna meritarselo, e per un fine maggiore bisogna accettare anche che qualcuno si perda.
Chi pensa così, può avere l’illusione di essere anche molto religioso, e difendere gli interessi di Dio, ma Dio non vuole un regno costruito sulla pelle di chi si perde. Dio non è un faraone che pur di vedere la propria piramide costruita accetta che gli schiavi muoiano per finirla.
Ognuno di noi è l’opera che Egli ha in mente, e l’unico autorizzato a morire per quest’opera è il Figlio Suo unigenito, Gesù. È Dio stesso che decide di dare la Sua vita. È il pastore stesso che dà la vita per le sue pecore.
“Così il Padre vostro che è nei cieli vuole che neppure uno di questi piccoli perisca”. È volontà Sua, che io sia felice. Sia fatta la Sua volontà.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 18, 12-14
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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