Il motivo per cui molto spesso cerchiamo Cristo è perché vorremmo che lui ci facesse capire il perché di molte cose presenti nella nostra vita. Nel Vangelo di oggi è descritto il modo attraverso cui possiamo ricevere una risposta:
“Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.
Sembra che Gesù ci dica: “Se vuoi capire perché stai vivendo qualcosa, allora abbraccia quel qualcosa fino in fondo, senza perderti alla ricerca compulsiva del perché, e scendendo fino in fondo in quel buio, vienimi dietro”.
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Noi invece ci blocchiamo alla soglia. Rimaniamo fermi ai perché e ci difendiamo con tutto noi stessi da quello che c’è nella nostra vita e che troppe volte non abbiamo scelto. Solo se ci riconciliamo con la realtà ci accorgiamo che in quella stessa realtà c’è la luce di una risposta.
“Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”.
Vorremmo sempre avere le forze, e la capacità di tirarci fuori dalle situazioni, ma il cristianesimo è la consapevolezza che possiamo solo essere salvati, e che più vogliamo fare da soli e più complichiamo le cose. E nel tentativo di volerci salvare, confondiamo le cose che abbiamo con chi siamo:
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“Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l’uomo potrà dare in cambio della propria anima?”.
Delle volte riempiamo la vita di cose perché abbiamo un vuoto di essere. Gesù non ci promette mai le cose di questo mondo, ma è l’unico che sa chi siamo veramente. Gesù consegna noi a noi stessi. È forse questo l’effetto collaterale più bello di tutta la fede cristiana: scoprire chi siamo veramente, e farlo non attraverso il buio delle ferite che ci portiamo dentro e che tante volte distorcono la percezione di noi, ma farlo attraverso uno sguardo di amore oggettivo, che ci restituisce per ciò che siamo veramente.
Ha ragione allora il Salmo 35 che dice:
“Alla tua luce vediamo la luce”.
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“Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?”. Questa parola di Gesù è sempre una parola attuale, infatti tante volte passiamo la vita ad accumulare cose che non possono mai davvero renderci felici e che molto spesso ci chiedono in cambio l’anima. È la proposta commerciale del demonio che promette sempre tutte le cose più allettanti della vita ma chiede di dargli in cambio l’anima. E che cosa mai ce ne potremmo fare del mondo intero se alla fine abbiamo perduto noi stessi? Ricordo da bambino di aver sentito un sacerdote spiegare questa pagina del Vangelo in un modo molto efficace. Egli chiamo accanto a se un ragazzo e gli disse: “se ti regalo cento milioni euro li accetteresti?”. […] Continua a leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 16,24-28
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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