Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. Il Vangelo di oggi ci mette in guardia dalla logica dell’apparenza. Essa non è semplicemente voler apparire, ma è soprattutto pensare che la nostra vita vale qualcosa solo se qualcuno si accorge di noi.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 10 Novembre 2024” su Spreaker.In fondo chi vive d’apparenza è molto spesso un insicuro in cerca di conferme. E senza a volte nessuna particolare cattiveria entra in un circuito di dipendenza che lo trasforma in una maschera per ogni circostanza.
Se tu sei ciò che appari allora la tua vita è tutta concentrata sulla parte superficiale, su quello che si vede, sull’apparenza. Ma il meglio della vita non è mai in superficie ma è nel cuore.
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Infatti, alle persone di facciata si contrappongono le persone di cuore, ed esse le si riconoscono da una caratteristica fondamentale: la totalità. Ecco perché Gesù loda il gesto di una donna di cui non si accorge nessuno se non lui solo:
Ella, dice Gesù, ha messo tutto quanto. Il problema non è nella quantità, nella misura umana di quell’offerta, ma in quella postura interiore che ha come significato il coinvolgimento non dell’apparenza ma dell’essenziale del suo essere.
Ritornare al cuore significa essere più preoccupati di quello che viviamo nel cuore che di quello che pensa la gente di noi. Più preoccupati di ciò che conta e non di ciò che appare.
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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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