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don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 10 Marzo 2025

Commento al brano del Vangelo di: Mt 25,31-46

Vangelo di Matteo – Mt 25,31-46

Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me.

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซQuando il Figlio dell’uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli.ย Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrร  le pecore alla sua destra eย le capre alla sinistra.
Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito?ย Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.ย E il re risponderร  loro: “In veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderร  loro: “In veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno,ย i giusti inveceย alla vita eternaยป.

Parola del Signore.

Se Dio fosse unโ€™evidenza non avremmo in realtร  molta scelta. รˆ proprio la sua apparente assenza che ci mette nella condizione di poter esercitare la nostra libertร . Questo appare evidente nella pagina del Vangelo di oggi, in cui โ€œbuoni e cattiviโ€ sono accomunati dal medesimo stupore:

โ€œSignore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti?โ€.

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In fondo, รจ lโ€™esperienza che facciamo tutti noi: infatti, lโ€™unica cosa che vediamo con evidenza sono i volti dei fratelli e delle sorelle che abbiamo accanto. Molte volte, questi volti non ci ricordano Dio, ma il loro brutto carattere, i loro errori, o anche la loro bellezza, i loro pregi. Certamente, non ci salta in mente di pensare che dietro ognuno di loro si nasconde Dio.

Eppure, la lezione del Vangelo di oggi รจ proprio questa: dice Gesรน,

โ€œogni volta che avrete fatto o non avrete fatto qualcosa a uno di questi miei fratelli lo avrete fatto o non lo avrete fatto a meโ€.

Non cโ€™รจ molto spazio per le interpretazioni: il Vangelo ci dice chiaramente che Dio รจ presente anche se non lo vediamo. E il luogo dove รจ presente รจ lโ€™altro che mi รจ accanto. Decidere di prendere sul serio le persone che abbiamo vicine, amarle, accoglierle come sono, perdonarle, fare qualcosa per esse, รจ lโ€™unico modo attraverso cui possiamo fare qualcosa a Dio stesso.

Fonte

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Autore: don Luigi Maria Epicoco
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