HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 10 Dicembre 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 10 Dicembre 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 18,12-14

“Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta?”.

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Cosa avrà mai di così speciale questa pecora per suscitare una reazione così eccessiva del pastore? Sembra quasi incomprensibile la reazione del pastore rispetto al resto del gregge, o rispetto anche alle conseguenze che normalmente essi attuavano nei confronti delle pecore che si rifiutavano di restare nel gregge.

Infatti, era prassi, davanti a una pecora refrattaria, spezzare una gamba così da impedirne la fuga. Invece, questo strano pastore reagisce con la semplice gioia al suo ritrovamento.

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Agli occhi di Dio siamo tutti questa unica pecorella speciale. Ognuno è guardato con la predilezione con cui il pastore tratta questa pecora. Ognuno deve arrivare fino al punto da sperimentare questa sua unicità.

È l’esperienza più vera dell’amore, infatti chi si sente amato sente di essere unico. L’amore non è mai l’esperienza di sentirsi semplicemente trattati come tutti gli altri, ma è l’esperienza di sentire una preferenzialità.

Un uomo, quando ama una donna, la guarda con occhi diversi, così come una donna, quando ama un uomo, lo guarda con una preferenzialità differente.

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Se diciamo di essere amati da Dio, è troppo sentirci creature come tutti gli altri. Dobbiamo lasciare che lo Spirito (ecco la vita spirituale!) ci faccia vivere questa predilezione fino al punto di lasciare che essa ci cambi.

Fonte


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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