don Luigi Maria Epicoco โ€“ Commento al Vangelo del 10 Dicembre 2022

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Abbiamo quasi sempre lโ€™idea sbagliata che il compimento delle profezie coincida sempre con qualcosa di eccezionale. Una profezia non รจ una predizione del futuro, ma lo svelamento del significato piรน vero delle cose che viviamo.

Gesรน รจ questo compimento, questo significato ultimo delle cose, e in questo senso Egli ha compiuto tutte le profezie. Ecco perchรฉ nel Vangelo di oggi si fa riferimento alle antiche profezie che dicevano che il Messia sarebbe stato preceduto dalla venuta del profeta Elia:

โ€œยซSรฌ, verrร  Elia e ristabilirร  ogni cosa. Ma io vi dico: Elia รจ giร  venuto e non lโ€™hanno riconosciuto; anzi, lโ€™hanno trattato come hanno voluto. Cosรฌ anche il Figlio dellโ€™uomo dovrร  soffrire per opera loroยป. Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battistaโ€.

Per quanto famoso, Giovanni Battista era in fondo una persona come tutte le altre. La sua eccezionalitร  era data da ciรฒ che rappresentava in rapporto a Cristo. Avere fede significa intuire che dietro a cose apparentemente normali, si nasconde sempre un filo che ci riannoda al nostro destino piรน vero, piรน autentico.

In questo senso non dobbiamo mai banalizzare nulla di quello che cโ€™รจ dentro la nostra vita. Anche la piรน marginale persona o la piรน casuale situazione puรฒ essere un modo attraverso cui noi realizziamo davvero noi stessi. Ecco perchรฉ con il tempo molte persone ripensando alla propria storia raccontano dei dettagli o degli incontri casuali, ma con il senno di poi intuiscono che quegli incontri e quei dettagli casuali sono stati decisivi per la propria storia.

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Non erano casuali, erano la Provvidenza.

Fonte: nellaparola.it

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