don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 10 Aprile 2023

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โ€œCon timore e gioia grande, le donne corsero a dare lโ€™annuncio ai suoi discepoliโ€.

รˆ bella la commistione tra timore e gioia presente nel Vangelo di oggi. La Pasqua che abbiamo appena celebrato si prolunga per otto giorni. E in questi otto giorni continuamente entreremo nei racconti della resurrezione. Oggi lo facciamo con la corsa di queste donne. La grande differenza che cโ€™รจ tra la paura e il timore รจ lโ€™effetto che produce.

La paura paralizza, il timore รจ solo lโ€™anticamera della gioia, oltre ad essere, come ci ricorda la Scrittura, lโ€™anticamera della sapienza. E tutto questo perchรฉ il timore รจ un prodotto dellโ€™amore, non della colpa. In questo gesto di resurrezione rappresentato dalle donne accade la regola fondamentale del Vangelo: esse corrono verso i fratelli, e proprio mentre stanno andando incontro ai loro fratelli incontrano Gesรน:

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โ€œEd ecco, Gesรน venne loro incontro e disse: ยซSalute a voi!ยป. Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesรน disse loro: ยซNon temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: lร  mi vedrannoยปโ€.

Se vuoi incontrare Gesรน devi andare incontro ai fratelli. Se ti ripieghi su te stesso non incontrerai mai Gesรน ma solo le tue mancanze. Incontrare Gesรน perรฒ significa assumere nei suoi confronti la stessa postura dei Magi, dei pastori, dei veri discepoli che incontratolo lo adorano. Il gesto dellโ€™adorazione รจ un gesto di grande intimitร .

Sembra che il Vangelo voglia dirci che quando incontri Gesรน non puoi accontentarti semplicemente di unโ€™esperienza intellettuale, ma deve poter essere lโ€™inizio di unโ€™esperienza affettiva, profonda, appassionata che segna la tua vita in maniera indelebile. Questo tipo di rapporto perรฒ non puรฒ mai avere come pretesa quello di possedere Gesรน.

La vita spirituale non รจ un modo per gestire Dio, ma solo una maniera attraverso cui facciamo unโ€™esperienza di amore decisiva che ci mette costantemente in cammino e proprio per questo rende ciascuno di noi โ€œangeli/annunziatori della resurrezioneโ€.

Fonte

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รˆ interessante che tutti gli evangelisti concordano su un dettaglio significativo: furono le donne ad essere le prime testimoni della resurrezione. Ed รจ giusto che sia cosรฌ perchรฉ a differenza del seguito maschile di Gesรน, le donne non lo abbandonarono nelle ore piรน difficili della sua vita. รˆ un privilegio il loro che nasce dalla loro affidabilitร  nelle relazioni. Ed รจ proprio a costoro che Gesรน affida il primo annuncio pasquale: โ€œEd ecco Gesรน venne loro incontro dicendo: ยซSalute a voiยป. Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono. Allora Gesรน disse loro: ยซNon temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e lร  mi vedrannoยปโ€. Ma accanto a queste figure affidabili, lโ€™evangelista Matteo colloca le figure nefaste dei sommi sacerdoti che tentano in tutti i modi di bloccare lโ€™evento della resurrezione attraverso una calunnia: โ€œยซDichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrร  all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noiaยป. Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Cosรฌ questa diceria si รจ divulgata fra i Giudei fino ad oggiโ€. […] Finisci di leggere qui.


Commento al brano del Vangelo di: Mt 28,8-15
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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