don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 1 Settembre 2021 – Lc 4,38-44

1135

AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK
FONTE: Amen – La Parola che salva – ABBONATI A 12 MESI (12 NUMERI) A 34,90โ‚ฌ


โ€œGesรน, uscito dalla sinagรฒga, entrรฒ nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinรฒ su di lei, comandรฒ alla febbre e la febbre la lasciรฒโ€.

La grande lezione che ci viene dal Vangelo di oggi riguarda le nostre prioritร  come credenti e come Chiesa. Come si puรฒ infatti entrare in una casa e rimanere indifferenti alla sofferenza che vi รจ dentro? Come ci si puรฒ sedere a tavola di una famiglia e ignorare che nella stanza accanto cโ€™รจ a letto una persona che soffre? Capita spesso di cadere anche noi nella tentazione di prenderci la parte migliore e vincente della societร , dimenticando che la nostra prioritร  devono averla i sofferenti.

A tutti piace un gruppo giovani, ma a pochi piace perdere tempo nelle case degli anziani. A tutti piacciono le famiglie felici, ma pochi si domandano cosa si potrebbe fare per tutte le ferite familiari che si consumano nel silenzio. A tutti piacciono i bambini vivaci che ti rallegrano la giornata, ma pochi sono disposti a prendersi a cuore bambini con disturbi o gravi forme di handicap. Dobbiamo imparare a โ€œchinarciโ€ come Gesรน, ed essere Chiesa cosรฌ.

La guarigione non consiste per forza o prioritariamente nel togliere un problema, ma nel farlo smettere di essere una prigione. Cโ€™รจ un servizio che puรฒ scaturire anche dalla sofferenza. Un apostolato che puรฒ essere fatto solo da chi soffre, da chi si trova su una cattedra scomoda che รจ quella della croce. Cโ€™รจ un rimettersi in piedi che coincide con una ripresa di libertร  che nella solitudine a volte si perde. La vicinanza di Gesรน guarisce/libera quella donna.

Non dovremmo essere anche noi cosi? Non dovremmo anche noi โ€œchinarciโ€, prendere per mano, accompagnare chiunque si sente prigioniero di quella febbre che รจ lโ€™infelicitร ?

โ€œE subito si alzรฒ in piedi e li servivaโ€.

Ecco il miracolo: ridare agli altri la dignitร  di sentire di essere ancora utili, significativi, e non piรน scartati e senza senso.