La festa dei santi ci ricorda che la santità non è uno stato di beatitudine fuori dall’esperienza della vita, ma è una beatitudine nascosta al fondo di questa nostra vita.
E anche lì dove c’è pianto, mancanza, ingiustizia, cose che non vanno, lì è nascosta una gioia che la si può incontrare solo a patto che si smetta di desiderare solo di avere un’altra vita, e si comincia ad approfondire la propria.
Ascolta “don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 1 Novembre 2024” su Spreaker.Il male fa leva proprio sul desiderio di fuga, sulla convinzione che per essere felici bisognerebbe sbarazzarsi di ciò che siamo in questo momento, della nostra storia, del nostro esserci concretamente in questo mondo.
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Ci illude che la felicità esiste ma è altrove. I santi hanno scoperto invece che la felicità è qui ed ora, e che bisogna trovare solo la strada che ci porta ad accorgercene.
Gesù è essenzialmente venuto al mondo per insegnarci questa strada. Quando ci chiede di seguirlo lo fa per insegnarci una via.
Abbracciare la propria croce e seguirlo non è l’elogio del masochismo, ma il segreto per venire fuori da molti vicoli ciechi.
Ma per far questo bisogna innanzitutto fidarsi anche di ciò che non si vede immediatamente.
Infatti, quando ad esempio si vive qualcosa di difficile la cosa che più salta all’occhio è la fatica, ma se ti fidi di Cristo alla fine scopri una misteriosa gioia nascosta lì dove pensavi esserci solo disgrazia.
I santi sono i testimoni di questo segreto.
Autore: don Luigi Maria Epicoco
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