


Il punto di partenza della nosra gioia, della nostra beatitudine รจ il nostro pianto. Questo รจ in sintesi il vangelo di oggi. Ogni vera beatitudine ha un trampolino di lancio che รจ la realtร nuda e cruda che stiamo vivendo adesso.
Credere non significa evadere, ma significa capire che ciรฒ che ci inchioda, che ci fa soffrire, che ci toglie il sonno, che ci discrimina, che ci opprime, non possiamo fare finta che non esista. Esiste eccome! Ma non come qualcosa che ci condanna e basta, ma come qualcosa da cui partire.
La santitร non รจ non avere pianto. La santitร รจ avere una direzione dentro il pianto. Eโ comprendere che non bisogna negare il dolore o la sofferenza, e nemmeno scenderci a patti, ma โaccettareโ per โattraversareโ.
I santi accettano la loro vita perchรจ la vogliono attraversare. Gli altri o evadono in mille modi possibili, o accumulano rabbia fino alla fine dei giorni. In questo senso la parola โbeatoโ che Gesรน pronuncia in realtร suona come una promessa, come una direzione da prendere, come una strada da percorrere nel bel mezzo delle nostre rassegnazioni.
I santi non sono degli โarrivatiโ ma dei โviandantiโ.
E la negazione della santitร รจ rimanere fermi. Buon cammino. Fatti santo!