HomeVangelo del Giornodon Luigi Maria Epicoco - Commento al Vangelo del 1 Giugno 2024

don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo del 1 Giugno 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 11, 27-33

“Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani e gli dissero: «Con quale autorità fai queste cose? O chi ti ha dato l’autorità di farlo?»”.

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Gli scribi e gli anziani del Vangelo di oggi si comportano come quei commercianti che invidiosi dell’apertura di un nuovo locale vicino al loro, mandano i vigili urbani, la finanza e i Nas a verificare che tutte le carte siano a posto.

Di fondo non c’è amore per la legalità ma invidia e paura che qualcuno possa rubare la scena, il guadagno, i clienti. Gesù non è ascoltato da queste persone. Il suo messaggio non è preso sul serio. Questa categoria di persone ha troppa paura e troppa invidia per poter ascoltare Gesù.

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E la cosa più triste è che smascherati continuano a fare i furbi.

“Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch’io una domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi»”.

Gesù sa bene che non ammetteranno mai la straordinarietà di Giovanni, e non lo faranno per mancanza di lealtà. E a chi non è leale non si può nemmeno dare una cosa vera. È infatti forse il problema di tutti noi, che facciamo fatica a riconoscere nell’atteggiamento di questi scribi e di questi anziani la nostra medesima mentalità.

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Il più delle volte infatti a noi interessa cadere in piedi e non prendere sul serio la verità che Cristo è venuto ad annunciarci. Invece una fede autenticamente cristiana innanzitutto è l’esperienza di lasciarsi mettere in crisi dal messaggio di Cristo. Di sentire rivolte personalmente a ciascuno di noi le sue parole. Di smettere di volerlo manovrare e interpretare a nostro piacimento.

E soprattutto di pensare che Gesù è venuto a “toglierci qualcosa”. Il cristianesimo non inizia quando smettiamo di sbagliare, ma quando cominciamo ad essere così leali da ammettere i nostri sbagli.

“Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose»”.  

Fonte


Autore: don Luigi Maria Epicoco
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