โยซSpiegaci la parabola della zizzania nel campoยป. Ed egli rispose: ยซColui che semina il buon seme รจ il Figlio dellโuomo. Il campo รจ il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, e il nemico che lโha seminata รจ il diavoloโ.
Basterebbe domandarci se la nostra vita, le nostre opere, le nostre scelte fomentano la zizzania o meno per capire di chi siamo figli. ร Gesรน stesso che ci dice come fare a dedurre la qualitร di qualcosa:
โlโalbero lo si riconosce dai fruttiโ.
Possiamo indossare tutte le divise del mondo, essere iscritti alle migliori associazioni, o annotati nei registri dei battesimi, ma se angosciamo, dividiamo, angariamo gli altri, se parliamo male, facciamo soffrire, e fomentiamo gli scandali, cโรจ poco da riflettere: siamo figli del diavolo. Ma รจ anche vero che delle volte noi portiamo divisione, discordia e infelicitร perchรฉ la maggior parte di queste cose ce le abbiamo dentro.
ร infatti nel cuore dellโuomo che si decide lโappartenenza. Tutta la nostra vita รจ decidere da quale parte stare. Non abbiamo tutto il tempo, ma abbiamo solo il tempo di questa vita. Poi verrร la fine, e saremo giudicati da ciรฒ che avremmo fatto:
โCome dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, cosรฌ avverrร alla fine del mondo. Il Figlio dellโuomo manderร i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquitร e li getteranno nella fornace ardente dove sarร pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loroโ.
Dobbiamo convincerci del fatto che sono le piccole decisioni di ogni giorno che decideranno del nostro destino finale. Scegliere di essere sale e luce, รจ diverso dallo scegliere di essere aceto e buio. Ma tutto quello che vogliamo portare fuori di noi dobbiamo coltivarlo dentro di noi.
Chi porta discordia รจ diviso dentro. Ed รจ dentro che deve guarire. A noi piace fare esorcismi sulle circostanze ma il male ognuno lo deve combattere innanzitutto dentro se stesso.
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โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mt 13,36-43
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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