“Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. (…) Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo”.
Gesù ha piena consapevolezza che noi giochiamo nella storia come protagonisti e non come pedine. Con l’incarnazione Egli è sceso in campo, ma dopo gli eventi della passione, morte e resurrezione, Egli esce di nuovo dal campo dello spazio e del tempo, e lascia noi come Suo prolungamento nella storia. E proprio perché siamo ancora nel cuore della partita, abbiamo bisogno di essere custoditi. E che cos’è che ci custodisce? Essere una cosa sola, così come Lui è una cosa sola con il Padre.
È questo il motivo per cui ci rivolgiamo al male chiamandolo diavolo. La parola diavolo significa “colui che divide”. È da divisi che noi siamo deboli e perdenti. In questo senso l’opera del male è sempre quella di darci motivi per dividerci, per contrapporci, per metterci uno contro l’altro. Ciò che ci salva è ritrovare un’unità. Una famiglia unita è una famiglia più forte. Una famiglia divisa genera solo altri problemi. Due amici uniti sono due amici forti, due amici divisi sono solo due potenziali nemici.
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Una Chiesa unita è una Chiesa forte, una Chiesa divisa è la più grande cattiva testimonianza che possiamo dare al mondo. Ma ci verrebbe da dire che forse dobbiamo trovare un modo per fuggire dalla storia, per trovare un posto dove nasconderci in attesa che tutto finisca, ma anche questa è una tentazione. Un cristiano non si mette mai fuori dalla partita. È Gesù che ce lo chiede:
“Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno”.
Il Signore non ci tira fuori dalle dinamiche della storia, ci dà solo la possibilità di attraversarla da consacrati nella verità. E ciò significa che siamo chiamati a stare nella storia mostrando una logica completamente diversa. Capire in che cosa consiste questa “diversità” cristiana e imparare a viverla con umiltà senza vigliaccheria o fanatismo, è l’impegno vero di oggi.
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“Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno”. Non c’è dichiarazione d’amore più bella di quella che fa Gesù nel Vangelo di oggi, perché chi ti ama veramente sa che non potrà proteggerti da tutte le difficoltà, ma non ti lascerà mai solo in esse. Gesù non chiede al Padre di risolvere tutti i nostri problemi, di toglierci dal mondo, ma solo di essere custoditi dal maligno. E qual è l’opera del maligno? Mettere in discussione la certezza di essere totalmente amati da Dio. Il male non vuole fare altro che distruggere l’amore di cui Gesù ci ha fatto dono. In questo senso non dobbiamo mai credere alle seducenti parole del demonio che con argomenti convincenti vuole dimostrare che in realtà non possiamo davvero essere amati perché non lo meritiamo, perché non ne siamo degni, perché Dio non ha bisogno di noi, e perché se fosse vero che ci ama non farebbe accadere tante cose brutte che invece accadono. […] Continua a leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Gv 17,11-19
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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