Tutti cerchiamo di essere riconosciuti in quello che facciamo. Lโapplauso non รจ solo vanitร , a volte รจ bisogno di essere dichiarati vivi da parte degli altri. Ma lโamore vero, quello libero interiormente, agisce silenziosamente, gode solo di amare e non di sentirsi dire grazie.
โState attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non cโรจ ricompensa per voi presso il Padre vostro che รจ nei cieliโ.
Dovremmo passare dalle logiche dellโapparenza alle logiche dellโappartenenza. Perchรฉ chi vuole apparire cerca conferme, chi si sente parte di qualcuno cerca invece solo il bene di questo qualcuno senza altre conferme. Cโรจ sempre una latente disperazione nella rincorsa a mettersi in mostra.
I nostri social sono diventati delle vetrine dove si fa a gara a mettere in bella vista la vita e a ricercare i like piรน numerosi. Solitamente รจ vuoto dโamore. Chi si sente amato non cerca conferme perchรฉ ha giร dalla sua parte lโamore, e proprio per questo sa vivere tutto con piรน discrezione e mai ostentando:
โE il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserร โ.
Cosรฌ il nascondimento diventa il luogo della libertร e non la punizione per cui se non appari non esisti. Tanto piรน rifuggiremo di metterci in mostra, di cercare contraccambio, di volere che gli altri se ne accorgano, tanto piรน significherร che ci sentiamo amati e liberi, e proprio per questo non cercheremo niente di piรน.
Gesรน ci parla nel Vangelo non per farci venire i sensi di colpa, ma per saper leggere i sintomi della nostra vita e cosรฌ capire davvero qual รจ il nome del nostro problema. Sarebbe bello se la testimonianza della nostra fede cristiana passasse anche in una misura rispetto allโostentazione della vita.
La vita spirituale รจ il luogo dove dovremmo sentirci amati fino al punto da non cercare in maniera compulsiva conferme intorno a noi. Ma รจ questo che ci dร la vita spirituale? O รจ diventata anchโessa un altro modo per metterci in mostra?
โ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
โGuardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che รจ nei cieliโ. ร bello leggere questo brano del Vangelo di Matteo proprio oggi in cui facciamo memoria di un giovane santo: Luigi Gonzaga. Chi piรน di lui poteva conoscere cosa significava vivere nella continua ricerca dellโammirazione. Infatti rampollo della nobile famiglia Gonzaga, Luigi era destinato a diventare anchโegli un principe, un notabile, un uomo messo sul palcoscenico della storia. Ma egli invece sceglie di seguire Gesรน povero, e lascia tutto, rinuncia ai suoi titoli e si fa religioso gesuita. Morirร come un qualunque malato, durante la peste di Roma, contagiato da qualche povero che aveva soccorso sul ciglio di una strada. [โฆ] Finisci di leggere qui.
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โ๏ธ Commento al brano del Vangelo di: โ Mt 6,1-6.16-18
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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