Ci è abbastanza facile reagire davanti all’atteggiamento degli altri lasciandoci influenzare dal loro bene o dal loro male. Se uno si comporta bene, io mi comporto bene; se uno si comporta male, io mi comporto male. Ma la domanda vera non riguarda le nostre reazioni bensì la nostra identità: chi sono io al di là di ciò che gli altri tirano fuori da me? Gesù sembra aiutarci nel Vangelo di oggi:
“Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra”.
Porgere l’altra guancia non è segno di debolezza ma di liberazione. Solo chi ha il coraggio di non reagire ma di fare esattamente il contrario può dirsi davvero libero. Libero è non chi ha innanzitutto la forza di difendersi, ma chi nonostante abbia la forza di difendersi decide di attuare una politica totalmente diversa. Il male lo si sconfigge sbaragliandolo.
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Porgere l’altra guancia è un atto straordinariamente imprevedibile. In un mondo che vive delle logiche di reazione, chi fa qualcosa di diverso rompe questo circuito e fa nascere una situazione completamente nuova. L’invito del vangelo è chiaro: se vuoi vincere il male non usare le sue stesse armi. Gesù stesso ha fatto così: si è comportato in maniera inaspettata davanti al male ricevuto.
Ha saputo perdonare, rispondere, tacere, reagire senza mai far comandare la violenza ricevuta, l’odio inflitto, e le umiliazioni subite. Il porgere l’altra guancia è un gesto creativo non remissivo.
“Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle”.
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In un mondo che ci insegna solo a prendere e a pretendere, Gesù ci chiede di dare e di non rimanere indifferenti davanti a chi ha bisogno. Infatti la cosa peggiore per un uomo è vedersi girare le spalle. Ma è sempre difficile accorgersi degli altri quando si passa la vita solo a reclamare i propri diritti e a difendere le proprie pretese. Il Vangelo ci dice che quello che vorremmo avere dobbiamo essere disposti a darlo noi stessi per primi.
ⓘ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK
C’è qualcosa di estremo nella pagina del Vangelo di oggi: “Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra. e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle”. Tutte queste parole suonano molto affascinanti quando non ti trovi in una situazione concreta in cui il malvagio non è un’ipotesi ma qualcuno con un nome e un cognome, e quando la violenza (in tutte le sue forme) ti fa montare interiormente un giusto desiderio di giustizia. […] Finisci di leggere qui.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 5,38-42
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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