don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo 16 Giugno 2023

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โ€œTi rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoliโ€.

รˆ cosรฌ che le parole di Gesรน fanno da sfondo alla festa del poverello dโ€™Assisi, San Francesco. รˆ lui che forse piรน di tutti gli altri ha incarnato lโ€™ideale di โ€œfarsi piccoliโ€.

รˆ lui che ha intuito che la migliore relazione con Dio la si gioca nella semplicitร  dellโ€™amore e non nei polverosi scaffali dei ragionamenti contorti. Perchรฉ โ€œfarsi piccoliโ€ non significa rifiutare di capire, ma significa comprendere che per capire bisogna ascoltare prima ancora che congetturare.

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Noi siamo esperti in congetture (fino quasi a diventare complottisti), ma quasi mai abbiamo lโ€™umiltร  di stare semplicemente in silenzio ad ascoltare la vita stessa che spiega se stessa ponendosi davanti a noi. Francesco comprende questa immensa veritร . Sarร  questo il motivo per cui canta la creazione, e canta anche quegli anfratti della vita che non sono proprio luminosi come la stessa morte.

Un โ€œpiccoloโ€ non sa tutto ma ascolta tutto, e in questo trova pace: โ€œVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vitaโ€. Dalle braccia di chi ci ama le cose si capiscono meglio, semplicemente perchรฉ rassicurati dallโ€™amore non viviamo piรน in difensiva.

Francesco รจ innanzitutto questo: un vangelo vivente. รˆ tutta la sua vita ad essere una buona novella, perchรฉ รจ chi mostra, piรน ancora che dimostra, che ciรฒ in cui si crede รจ cosรฌ vero che ne si ha la vita trasformata. E la prova di questa trasformazione consiste nel fascino che una vita cosรฌ esercita. Dopo secoli e secoli il poverello dโ€™Assisi continua ad affascinare migliaia di giovani. Ma non dobbiamo dimenticare che tutto ebbe inizio con un incidente di percorso, e un Vangelo aperto e letto.

Forse dovremmo ricominciare anche noi da questo: aprire e leggere il vangelo โ€œsine glossaโ€ (senza commentare troppo).

Fonte

โ“˜ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

La festa di oggi ci ricorda che anche Gesรน ha un cuore. Anzi, essenzialmente, il Suo Cuore รจ ciรฒ che di piรน Sacro noi continuiamo ad avere di Lui, perchรฉ lโ€™Eucarestia altro non รจ che la versione sacramentale del Suo Amore, del Suo Cuore appunto. E questo con buona pace di tutti quelli che pensano che il cuore sia semplicemente una maniera simbolica di parlare di sentimenti ed emozioni. Il cuore รจ il luogo delle decisioni, non solo il luogo del โ€œsentireโ€. E la pagina del Vangelo di oggi ci rivela cosa frulla nel Cuore del nostro Redentore: โ€œTi benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perchรฉ hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sรฌ, o Padre, perchรฉ cosรฌ รจ piaciuto a teโ€. La prima cosa che troviamo nel Cuore di Cristo รจ la gratitudine, la capacitร  di bene-dire, di rendere grazie. […] Finisci di leggere qui.

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โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di:  โœ Mt 11,25-30
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
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