don Luigi Maria Epicoco – Commento al Vangelo 12 Giugno 2023

1410

Quale beatitudine ci puรฒ essere nei perdenti? Ovviamente nessuna. Eppure Gesรน nel Vangelo di oggi sembra dire esattamente il contrario. Non credo che sia solo provocazione ma รจ autenticamente rivelazione: Gesรน ci rivela ciรฒ che in apparenza รจ nascosto. Ed รจ cosรฌ che โ€œi poveri di spiritoโ€ che normalmente vengono tacciati di essere dei bonaccioni che non hanno capito che nella vita si va avanti arrampicandosi sugli altri, sono per Gesรน i veri padroni del regno.

Quelli che piangono, che hanno fame, o sono vittime di ingiustizia sono coloro che proprio perchรฉ soffrono hanno riservata una consolazione, una vittoria, una tenerezza speciale. Quelli che usano misericordia alla fine ritrovano lโ€™amore che hanno seminato. Quelli che hanno il cuore pulito e che il mondo chiama ingenui, in realtร  sono quelli che sanno vedere lโ€™Essenziale invisibile agli occhi. Quelli che mettono pace perchรฉ fanno il contrario del diavolo e quindi dimostrano di essere figli di Dio. Infine:

โ€œBeati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perchรฉ grande รจ la vostra ricompensa nei cieli. Cosรฌ infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voiโ€.

Sembra che il Vangelo ci suggerisca oggi un esercizio speciale: imparare a guardare le cose da unโ€™angolatura diversa e accorgerci che le cose non sono solo come sembrano. In fondo la fede รจ questo: รจ il dono della profonditร  non di una consolazione a basso costo. รˆ il tentativo di guardare dentro le cose e non solo di giudicarle come le giudica il mondo.

In questo senso molti ricchi alla maniera del mondo in realtร  sono i piรน disperati di tutti, e molti poveri alla maniera del mondo sono i migliori sulla faccia della terra. La vera domanda รจ perรฒ dove vogliamo metterci noi: tra quelli che proprio perchรฉ mancanti possono ricevere il Signore o tra quelli che dicono di non avere bisogno di nulla? Ecco perchรฉ non รจ unโ€™ovvietร  dire che il Vangelo si puรฒ annunciare solo ai poveri.

Fonte

โ“˜ NUOVO COMMENTO DALLA PAGINA FACEBOOK

Siamo abituati a leggere le beatitudini come se fossero un comandamento: โ€œdevi!โ€. Ma essi non sono un comandamento, ma una costatazione. Le beatitudini sono la piรน bella descrizione che Gesรน fa di se stesso. รˆ infatti lui lโ€™uomo delle beatitudini. รˆ lui il povero in spirito che sa fidarsi completamente di suo Padre. รˆ lui il compassionevole che sa piangere con chi piange. รˆ lui il mite che rinuncerร  ad ogni forma di violenza fino allโ€™estrema conseguenza di lasciarsi uccidere. รˆ lui lโ€™affamato e lโ€™assetato di giustizia che non rimane indifferente davanti agli oppressi. รˆ lui il misericordioso che sa amare le persone nella loro miseria. รˆ lui il puro di cuore che sa vedere sempre Dio, lโ€™Essenziale di tutte le cose. […] Continua a leggere qui.


โœ๏ธ Commento al brano del Vangelo di:  โœ Mt 5,1-12a
AUTORE: don Luigi Maria Epicoco
PAGINA FACEBOOK