Imparate da me, che sono mite e umile di cuore!
Il Sacro Cuore di Gesรน รจ la massima espressione umana dellโamore divino. La pietร popolare valorizza molto i simboli, e il Cuore di Gesรน รจ il simbolo per eccellenza della misericordia di Dio; ma non รจ un simbolo immaginario, รจ un simbolo reale, che rappresenta il centro, la fonte da cui รจ sgorgata la salvezza per lโumanitร intera.
Il brano del profeta Ezechiele, attraverso lโimmagine del pastore, propone la cura che Dio ha per il suo popolo. Tale sollecitudine si articola in tre atti che si susseguono. Il primo riguarda la raccolta e riunione delle pecore per renderle un solo gregge, in modo che nessuna fugga dalla sua attenzione o rimanga fuori per smarrirsi: ยซEcco, io stesso cercherรฒ le mie pecore e le passerรฒ in rassegna[โฆ]ย e le radunerรฒ da tutti i luoghi dove erano disperseยป. Il secondo atto comporta guidare le pecore verso pascoli ubertosi, dove possono nutrirsi per vivere: ยซLe ricondurrรฒ nella loro terraย [โฆ]ย in ottime pastureย [โฆ];ย lร si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza. Io stesso condurrรฒ le mie pecore al pascolo e le farรฒ riposareยป. Il terzo atto consiste nellโinteressarsi della singola persona: ยซAndrรฒ in cerca della pecora perduta e ricondurrรฒ allโovile quella smarrita, fascerรฒ quella ferita e curerรฒ quella malataยป. Di ognuna persona si prende cura, non solo dellโindividuo bisognoso, ma anche della pecora grassa: ยซavrรฒ cura della grassa e della forteยป, ossia quella persona che sta bene, perchรฉ tutti noi siamo suoi figli e lui รจ un Padre che ci ama teneramente.
Se la sollecitudine di Dio รจ ben registrata nei testi anticotestamentari, la pienezza della bontร trova il suo riscontro nei passi neotestamentari. Lโapostolo Paolo nella lettera ai Romani prospetta lโamore delle tre persone della Santissima Trinitร , nelle dovute specificitร . Anzitutto lo Spirito Santo ha il compito di effondere lโamore di Dio nel cuore del credente, affinchรฉ egli lo possa gustare nel profondo del suo essere: ยซโฆ lโamore di Dio รจ stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci รจ stato datoยป. Un amore che rimane esterno a chi lo riceve non avrebbe senso nรฉ sarebbe efficace. Immaginiamo due persone che dicono di amarsi; se il loro amore รจ esterno, di facciata, รจ ipocrisia e, dunque, prima o poi cesserร ; perรฒ, se lโamore รจ vero, allora sarร efficace e durerร per sempre, per tutta la vita. Quindi possiamo dire che lโamore che Dio Padre ha per noi รจ vero, sincero, e lo ha manifestato donando il suo unigenito Figlio, Gesรน Cristo, il quale si รจ fatto crocifiggere per la salvezza di noi peccatori: ยซโฆ Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo รจ morto per noiยป. Anche se Dio Padre non รจ salito sulla croce, ha partecipato attivamente al sacrificio di Gesรน, il cui scopo ultimo era quello di produrre la riconciliazione degli uomini con il Padre suo e Padre nostro: ยซโฆ siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, [โฆ] grazie al quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazioneยป.
Da qui nasce la devozione al Sacro Cuore quale accoglienza dellโamore di Gesรน non solo nel suo ambito divino, ma nel suo sentimento umano; ciรฒ significa che noi dobbiamo amare il Signore non solo perchรฉ siamo cristiani, ma soprattutto perchรฉ Cristo Signore, morendo in croce, ha dato la vita per tutti noi.
Ed infine il Vangelo. Innanzitutto dobbiamo dire che nei Vangeli troviamo diversi riferimenti al Cuore di Gesรน, ad esempio nel passo in cui Cristo stesso dice: ยซVenite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darรฒ ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuoreยป (cf Mt 11, 28-29). Fondamentale poi รจ il racconto della morte di Cristo secondo Giovanni. Questo evangelista, infatti, testimonia ciรฒ che ha veduto sul Calvario, cioรจ che un soldato, quando Gesรน era giร morto, gli colpรฌ il fianco con la lancia e da quella ferita uscirono sangue ed acqua: ยซVenuti perรฒ da Gesรน, vedendo che era giร morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpรฌ il fianco, e subito ne uscรฌ sangue e acquaยป (cf Gv 19, 33-34). Giovanni riconobbe in quel segno, apparentemente casuale, il compimento delle profezie: dal Cuore di Gesรน, Agnello immolato sulla croce, scaturisce per tutti gli uomini il perdono e la vita.
- Pubblicitร -
ยซMa la misericordia di Gesรน non รจ solo un sentimento, รจ una forza che dร vita, che risuscita lโuomo! Il Signore ci guarda sempre con misericordia; non dimentichiamolo, ci guarda sempre con misericordia, ci attende con misericordia. Non abbiamo timore di avvicinarci a Lui! Ha un cuore misericordioso! Se gli mostriamo le nostre ferite interiori, i nostri peccati, Egli sempre ci perdona. ร pura misericordia! Andiamo da Gesรน!ยป (cf Papa Francesco, Angelus 9 giugno 2013).
Andiamo da Gesรน! Nel Vangelo di Luca, infatti, non รจ Gesรน che va alla ricerca dei peccatori, ma sono costoro che si avvicinano a lui e sono intenti ad ascoltarlo perchรฉ disponibili ad accettare la parola che egli offre. La gioia piรน grande, ci dice Luca, รจ quando il pastore trova la pecora: ยซQuando lโha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalleย [โฆ].ย Vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversioneยป.
La festa del Sacro Cuore di Gesรน, quindi, รจ una festa di gioia che coinvolge non solo i peccatori, ma perfino Gesรน, nostro fratello e redentore.
Rivolgiamoci alla Vergine Maria: il suo cuore immacolato, cuore di madre, ci aiuti ad essere miti, umili e misericordiosi con i nostri fratelli.
Don Lucio D’Abbraccio
Di don Lucio, puoi acquistare:
- il libretto “La festa della Gioia” per la Novena di Natale;
- il libretto “Via Crucis con San Pio da Pietrelcina“;
- il libretto “Novena alla Madonna di Lourdes“;
- il libretto “Novena a Maria che scioglie i nodi“;
- il “Rosario Meditato“.
Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.
Rallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 3-7
In quel tempo, Gesรน disse ai farisei e agli scribi questa parabola:
ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova?
Quando lโha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ.
Io vi dico: cosรฌ vi sarร gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversioneยป.
Parola del Signore.