Signore, accresci in noi la fede!
Il brano del vangelo di oggi si apre con una domanda degli apostoli rivolta a Gesรน: ยซSignore, accresci in noi la fede!ยป. La fede รจ un dono di Dio per chi si apre incondizionatamente al suo Amore, rispondendo alla sua chiamata e fidandosi delle sue promesse: della fede non si รจ padroni nรฉ la si puรฒ imporre agli altri, ma la si puรฒ solo accogliere con gratitudine, ben sapendo โ come ricorda san Paolo โ che ยซla fede non รจ di tuttiยป (cf 2Ts 3, 2). Quante volte le persone, per una prova o una difficoltร , dicono: โNon credo piรน!โ. Ma cosa significa, allora, avere fede, credere? Significa aderire con tutto se stessi a Dio che ci ha amati per primo, ascoltare โ come piรน volte abbiamo ripetuto nel salmo responsoriale โ la ยซsua voce e non indurire il nostro cuoreยป, avere una fiducia salda in lui che non viene meno di fronte alle difficoltร anche le piรน grandi, di fronte alle incomprensioni piรน dolorose. Immaginiamo un bambino: in braccio alla madre si sente sicuro; ecco, questa รจ la fede, abbandonarci totalmente a Dio. E per un cristiano questo abbandono, questa adesione รจ necessariamente rivolta anche alla persona di Gesรน. Non dimentichiamo ciรฒ che Cristo Signore disse a Tommaso: ยซIo sono la via, la veritร e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di meยป (cf Gv 14, 6).
Piรน volte, inoltre, Gesรน si rivolge ad alcune persone dicendo: ยซLa tua fede ti ha salvato!ยป (cf Lc 7, 50; 8, 48; 17, 19; 18, 42). Dโaltra parte, perรฒ, egli constata proprio in quanti gli sono piรน vicini la mancanza di fede, lโincredulitร , ed รจ costretto a rimproverarli: ยซDovโรจ la vostra fede?ยป (cf Lc 8, 25), oppure a chiamarli ยซgente di poca fedeยป (cf Lc 12, 28). Anche noi, come i discepoli di Gesรน, proveniamo da una condizione di mancanza di fede e per questo siamo sempre tentati dal nostro ยซnemico, il diavolo, che come leone ruggente va in giro cercando chi divorareยป (cf 1Pt 5, 8). Per tale motivo Pietro dice: ยซresistetegli saldi nella fedeยป (cf 1Pt 5, 9). Ciรฒ significa che se non vogliamo sprofondare nellโincredulitร e nel peccato dobbiamo invocare il Signore affinchรฉ aumenti la nostra fede e fiducia in lui, perchรฉ ยซnulla รจ impossibile a Dioยป (cf Lc 1, 37) e ยซtutto รจ possibile per chi credeยป (cf Mc 9, 23).
Si comprende allora la risposta data da Gesรน agli apostoli: ยซSe aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: โSrร dicati e vai a piantarti nel mareโ, ed esso vi obbedirebbeยป. Lโimmagine del gelso รจ molto significativa, trattandosi di una pianta dalle radici resistenti, capaci di rimanere abbarbicate alla terra nonostante le tempeste. Ebbene, la fede anche se esigua, anche se ridotta alle dimensioni di un granellino di senapa (che รจ il piรน piccolo di tutti i semi che sono sulla terra: cf Mc 4, 31), racchiude sempre in sรฉ una potenza inaudita. Davvero non servono grandi cose, non servono neppure propositi straordinari, che non siamo in grado di mantenere; si tratta semplicemente di mettere con perseveranza la nostra povera fede in quella di Gesรน Cristo, il quale ยซdร origine alla fede e la porta a compimentoยป (cf Eb 12, 2) e prega perchรฉ essa ยซnon venga menoยป (cf Lc 22, 32): egli porterร a compimento ciรฒ che noi possiamo solo iniziare.
Aderire a Gesรน significa, dunque, vivere come egli ha vissuto, dare testimonianza del suo amore non solo a parole ma con le opere perchรฉ il vangelo va annunciato con lโesempio e con la testimonianza di vita (II Lettura).
Ed infine Gesรน conclude dicendo: ยซquando avrete fatto tutto quello che vi รจ stato ordinato, dite: โSiamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fareโยป. ร proprio cosรฌ: Gesรน vuole dirci che il nostro atteggiamento devโessere quello di un servizio disinteressato e gratuito. Il rapporto religioso con Dio non puรฒ essere quello di servirsi di lui. Non si entra nel servizio del Regno con lo spirito del salariato: tanto lavoro = tanta ricompensa. Dopo una giornata piena di lavoro, nessun vanto, nessuna pretesa, nรฉ di fronte a Dio nรฉ di fronte alla comunitร , dove ci sono diverse funzioni. Tutti nella comunitร siamo e dobbiamo essere poveri e semplici servitori gli uni degli altri. Sforziamoci di vivere come Gesรน ha vissuto, rendiamoci conto che รจ lui e lui solo la nostra ragione di vita: lui, il Signore che si รจ fatto nostro servo (cf Lc 22, 26-27). Non dimentichiamoci mai che la nostra vita non รจ che sia inutile, assolutamente no! La nostra vita trova in Cristo Signore la sua ragione profonda: senza di lui non possiamo nulla, รจ dalla comunione con lui che dipende il nostro amore.
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Nella Sacra Scrittura leggiamo che ยซDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eternaยป (cf Gv 3, 16). Ebbene, questa รจ la consapevolezza che dovrebbe sempre accompagnare la nostra fede, dono che il Padre ci rinnova ogni giorno attraverso suo Figlio Gesรน Cristo: รจ lui, secondo le parole di santโIgnazio di Antiochia, ยซla fede perfettaยป.