Resistere alle tentazioni con la Parola di Dio!
In questa Prima Domenica di Quaresima, il Vangelo ci presenta Gesรน che, guidato dallo Spirito Santo, si ritira nel deserto per quaranta giorni. ร un momento decisivo: dopo il battesimo nel Giordano, in cui il Padre lo ha proclamato ยซFiglio amatoยป (cf Lc 3,22), Gesรน affronta la prova della sua missione. Luca sottolinea che รจ lo Spirito a condurlo nel deserto: ยซGesรน โฆ era guidato dallo Spirito nel desertoยป, quasi a ricordarci che le prove della vita, se vissute in obbedienza a Dio, non sono un fallimento, ma un cammino di purificazione.
Questi quaranta giorni sono stati, per Gesรน, giorni di solitudine, digiuno e preghiera, ma anche di lotta contro le tentazioni. Lโevangelista, infatti, annota che Gesรน fu ยซtentato dal diavoloยป. Satana, al termine dei quaranta giorni, propone a Gesรน tre vie apparentemente facili: trasformare le pietre in pane per sfamare la fame materiale; ottenere il potere sul mondo in cambio di un compromesso con il male; mettere alla prova Dio chiedendo un miracolo spettacolare.
Analizziamo le tre tentazioni.
1. La prima tentazione: il pane e la fragilitร umana
Satana inizia sfidando Gesรน nella sua debolezza fisica: ยซSe tu sei Figlio di Dio, diโ a questa pietra che diventi paneยป. La tentazione รจ quella di risolvere i bisogni immediati con un gesto di potere, di sostituire la fiducia in Dio con lโautosufficienza. ร la logica del mondo: โIl fine giustifica i mezziโ.
Ma Gesรน risponde: ยซNon di solo pane vivrร lโuomoยป. Gesรน, dunque, non nega lโimportanza del pane, ma ricorda che la vita umana ha una fame piรน profonda: quella di Dio, della sua Parola, della relazione con Lui. La Quaresima ci invita a digiunare non per disprezzare i beni materiali, ma per riscoprire che la vera sazietร viene dallโascolto della volontร del Padre.
2. La seconda tentazione: il potere e lโidolatria
Satana mostra a Gesรน ยซtutti i regni della terraยป, offrendoglieli in cambio di un atto di adorazione. ร la tentazione del successo facile, del compromesso con il male pur di ottenere risultati. Quante volte anche noi cediamo alla seduzione del potere, del prestigio, del โtutto e subitoโ?
Perรฒ Gesรน, annota lโevangelista, replica: ยซIl Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo rendi cultoยป. Il vero potere non รจ dominare, ma servire. La Croce, non il trono, sarร la sua gloria. In Quaresima, siamo chiamati a verificare chi o cosa adoriamo davvero: il denaro, la carriera, lโapprovazione altrui โฆ o il Dio che dona la vita?
3. La terza tentazione: manipolare Dio
Infine, Satana porta Gesรน sul pinnacolo del tempio e gli dice: ยซGettati giรน di quiยป. ร la tentazione di chiedere a Dio prove spettacolari, di trasformarlo in un โgaranteโ dei nostri capricci. Quante volte pretendiamo che Dio intervenga secondo i nostri tempi e desideri, invece di abbandonarci alla sua sapienza?
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Ma Gesรน, a questa ultima tentazione, risponde: ยซNon metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. La fede non รจ magia, ma fiducia silenziosa. Il vero miracolo non รจ il gesto eclatante, ma la pazienza di chi cammina nellโamore, anche quando Dio sembra lontano.
Alla fine, scrive san Luca, ยซdopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanรฒ da lui fino al momento fissatoยป. Ciรฒ significa che la lotta non รจ finita: il demonio tornerร nellโorto degli Ulivi, nel tradimento di Giuda, nellโabbandono della Croce. Ma Gesรน vince sempre, perchรฉ sceglie di rimanere fedele al Padre, non alla logica del mondo. La tentazione, dunque, tornerร , anche per noi. Ma ogni volta, possiamo vincere con Cristo, se restiamo saldi nella sua Parola.
Ebbene, abbiamo visto che Gesรน resiste alle tentazioni. Non con la forza umana, ma con la Parola di Dio: ยซSta scrittoโฆยป (v. 4, 8, 12). Ogni risposta di Gesรน รจ radicata nelle Scritture, nel libro del Deuteronomio. Questo ci fa comprendere che se noi abbiamo fiducia in Dio e confidiamo in Lui, Egli ci aiuterร a resistere alle lusinghe di questo mondo, perchรฉ sappiamo che Dio non ci abbandona.
Anche oggi, le tentazioni si presentano con volti sottili. Quante volte cediamo alla logica del successo a ogni costo, dellโautosufficienza che esclude Dio? Quante volte pretendiamo che Dio agisca secondo i nostri piani, invece di affidarci al suo amore? La Quaresima ci chiede di fare spazio al silenzio, per riconoscere le nostre fragilitร e ascoltare la voce dello Spirito. Poniamoci, allora, delle domande: ยซSiamo capaci di riconoscere i nostri peccati? Le tentazioni del potere, della vanagloria, dellโidolatria, dellโegoismo, della debolezza della carne, della superbia della vita, ci riguardano? Crediamo che il Signore resta con noi nellโora della prova?ยป.
Ricordiamoci che la Quaresima non รจ un tempo di tristezza, ma di veritร e di ritorno a Dio. Come Gesรน nel deserto, siamo chiamati a scegliere: tra il pane che sazia per un giorno e la Parola che dร vita eterna; tra il potere che schiaccia e il servizio che libera; tra la superbia che sfida Dio e la fiducia che si abbandona alla sua misericordia.
In questi quaranta giorni, lasciamoci guidare da tre alleati preziosi:
1. La preghiera, per rimanere uniti a Cristo;
2. Il digiuno, per liberarci dalle schiavitรน interiori;
3. La caritร , per uscire dallโegoismo.
La Vergine Maria, madre del Redentore, ci accompagni in questo cammino quaresimale. Lei, che ha vissuto nel silenzio e nellโobbedienza il mistero della salvezza e che ha meditato ogni cosa nel cuore (cf Lc 2,19), ci insegni a custodire la fede anche nelle prove e a credere che Gesรน รจ il Signore e che, solo confidando in Lui, vinciamo le seduzioni del maligno. Amen!
Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.
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