Non abbiate paura, seguitemi!
Veglia della Notte santa, la Madre di tutte le veglie. Cosรฌ S. Agostino definisce questa celebrazione. Essa si colloca al cuore dellโAnno liturgico, al centro di ogni celebrazione. Ad essa si preparavano i nuovi cristiani, in essa speravano i peccatori, tutti potevano di nuovo attingere dalla mensa ai โcancelli celestiโ. In essa si celebrano non solo i fatti della risurrezione, ma anche quelli della passione di Cristo.
Ebbene, in questa santa Notte la liturgia ci ha fatto leggere il Vangelo della risurrezione di Gesรน Cristo che inizia con il cammino delle donne verso il sepolcro, allโalba del giorno dopo il sabato: ยซDopo il sabato, allโalba del primo giorno della settimana, Maria di Mร gdala e lโaltra Maria andarono a visitare la tombaยป. Esse, dunque, vanno alla tomba, per onorare il corpo del Signore, ma la trovano aperta e vuota. Orbene, Matteo scrive che ยซUn angelo del Signore, sceso dal cielo, rotolรฒ la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neveยป. Questโangelo potente dice loro: ยซVoi non abbiate paura!ยป, e ordina di andare a portare la notizia ai discepoli: ยซร risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galileaยป. Le donne corrono via subito, e lungo la strada Gesรน stesso si fa loro incontro e dice: ยซNon temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: lร mi vedrannoยป. โNon abbiate pauraโ, โnon temeteโ: รจ una voce che incoraggia ad aprire il cuore per ricevere questo annuncio.
Dopo la morte del Maestro, i discepoli si erano dispersi; la loro fede si era infranta, tutto sembrava finito, crollate le certezze, spente le speranze. Ma ora, quellโannuncio delle donne, benchรฉ incredibile, giungeva come un raggio di luce nel buio. La notizia si sparge: Gesรน รจ risorto, come aveva predetto. E anche quel comando di andare in Galilea; per due volte le donne lโavevano sentito, prima dallโangelo, poi da Gesรน stesso: ยซChe vadano in Galilea, lร mi vedrannoยป.
La Galilea รจ il luogo della prima chiamata, dove tutto era iniziato! Tornare lร , tornare al luogo della prima chiamata. Sulla riva del lago Gesรน era passato, mentre i pescatori stavano sistemando le reti. Li aveva chiamati, e loro avevano lasciato tutto e lo avevano seguito (cf Mt 4,18-22).
Ritornare in Galilea vuol dire rileggere tutto a partire dalla croce e dalla vittoria; senza paura, โnon temeteโ. Rileggere tutto โ la predicazione, i miracoli, la nuova comunitร , gli entusiasmi e le defezioni, fino al tradimento โ rileggere tutto a partire dalla fine, che รจ un nuovo inizio, da questo supremo atto dโamore.
Anche per ognuno di noi cโรจ una โGalileaโ allโorigine del cammino con Gesรน. โAndare in Galileaโ significa qualcosa di bello, significa per noi riscoprire il nostro Battesimo come sorgente viva, attingere energia nuova alla radice della nostra fede e della nostra esperienza cristiana. Tornare in Galilea significa anzitutto tornare lรฌ, a quel punto incandescente in cui la Grazia di Dio mi ha toccato allโinizio del cammino. ร da quella scintilla che posso accendere il fuoco per lโoggi, per ogni giorno, e portare calore e luce ai miei fratelli e alle mie sorelle. Da quella scintilla si accende una gioia umile, una gioia che non offende il dolore e la disperazione, una gioia buona e mite.
Nella vita del cristiano, dopo il Battesimo, cโรจ anche unโaltra โGalileaโ, una โGalileaโ piรน esistenziale: lโesperienza dellโincontro personale con Gesรน Cristo, che mi ha chiamato a seguirlo e a partecipare alla sua missione. In questo senso, tornare in Galilea significa custodire nel cuore la memoria viva di questa chiamata, quando Gesรน รจ passato sulla mia strada, mi ha guardato con misericordia, mi ha chiesto di seguirlo; tornare in Galilea significa recuperare la memoria di quel momento in cui i suoi occhi si sono incrociati con i miei, il momento in cui mi ha fatto sentire che mi amava.
Oggi, in questa notte, ognuno di noi puรฒ domandarsi: qual รจ la mia Galilea? Dovโรจ la mia Galilea? La ricordo? Lโho dimenticata? Cerchiamola e la troveremo! Lรฌ ci aspetta il Signore. Siamo andati per strade e sentieri che ce lโhanno fatta dimenticare. E allora, Signore, aiutaci: dicci qual รจ la nostra, la mia Galilea; noi, io voglio ritornare lร per incontrarti e lasciarmi abbracciare dalla tua misericordia.
Il Vangelo รจ chiaro: bisogna ritornare lร , per vedere Gesรน risorto, e diventare testimoni della sua risurrezione. Non รจ un ritorno indietro, non รจ una nostalgia. ร ritornare al primo amore, per ricevere il fuoco che Gesรน ha acceso nel mondo, e portarlo a tutti, sino ai confini della terra. E allora torniamo in Galilea senza paura.
Mettiamoci in cammino perchรฉ il Risorto ci aspetta in Galilea e ci invita a tornare al tempo e al luogo del primo amore per dirci: โNon abbiate paura, seguitemiโ. Amen!
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