La povertร e lโumiltร di Dio!
In questo tempo natalizio piรน volte ci รจ stato presentato questo testo del Prologo del Vangelo di Giovanni. Quella che puรฒ apparire una banale ripetizione รจ invece un modo attraverso il quale la Liturgia vuole aiutarci a scandagliare e approfondire il mistero del Natale.
Un testo che, in mezzo alle tante luci di questo tempo, mira ad aiutarci ad andare allโessenziale, a cogliere che Gesรน รจ, come recitiamo nella nostra professione di fede: ยซLuce da Luce, Dio vero da Dio veroยป. Sรฌ! Cristo Gesรน รจ ยซla luce vera, quella che illumina ogni uomoยป e ยซtutto รจ stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla รจ stato fatto di ciรฒ che esisteยป.
Dio, che da sempre ha parlato attraverso i profeti e la Legge, oggi si fa vedere, toccare e sentire nella carne, nel volto, nel vagito e nelle membra di un bambino appena nato. Questo bambino รจ come la tenda di Giacobbe (I lettura): ma non รจ piรน una tenda provvisoria, itinerante. No! Questa tenda รจ per sempre fissa in mezzo a noi.
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Ciรฒ significa che il nostro sarร per sempre un Dio di carne, un Dio fatto uomo โ ยซe il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noiยป -, che conosce le nostre sofferenze e i dolori del mondo, che agisce con i suoi figli e figlie e che sempre ama e perdona. Oggi, dunque, siamo chiamati a contemplare questa ยซtendaยป, ossia a contemplare per sempre lโEmmanuele.
ร da notare, inoltre, che la nascita di Gesรน Cristo, Verbo della vita, rivela che Dio ha scelto la povertร per se stesso nella sua venuta in mezzo a noi. La scena che i pastori videro per primi, e che confermรฒ lโannuncio fatto loro dallโangelo, รจ quella di una stalla dove Maria e Giuseppe avevano cercato rifugio, e di una mangiatoia in cui la Vergine aveva deposto il Neonato avvolto in fasce (cf Lc 2,7.12.16).
Questa povertร Dio lโha scelta! Ha voluto nascere in questo modo ma, potremmo subito aggiungere: ha voluto vivere cosรฌ, e anche morire in questo modo. Perchรฉ? Lo spiega in termini popolari il santo vescovo Alfonso Maria deโ Liguori, in un cantico natalizio, che tutti conosciamo:ย Tu scendi dalle stelle. In questo cantico ascoltiamo queste parole: ยซA Te, che sei nel mondo il Creatore, mancano panni e fuoco, o mio Signore. Caro eletto pargoletto, quando questa povertร piรน mโinnamora, giacchรฉ ti fece amor povero ancoraยป.
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Ecco la risposta: lโamore per noi ha spinto Gesรน non soltanto a farsi uomo, ma a farsi povero. In questa stessa linea possiamo citare lโespressione di san Paolo nella seconda Lettera ai Corinzi: ยซConoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesรน Cristo: da ricco che era, si รจ fatto povero per voi, perchรฉ voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertร ยป (8,9). Meditiamo, dunque, sullโumiltร e la povertร di Dio!
Ebbene, chiediamo a Dio nostro Padre, che nel Verbo venuto ad abitare in mezzo a noi rivela al mondo la sua gloria, di aiutarci ad essere persone umili e ad illuminare gli occhi del nostro cuore, perchรฉ, credendo nel suo Figlio unigenito, gustiamo la gioia di essere suoi figli. Amen!
Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.
Chi รจ Don Lucio D’Abbraccio?
Don Lucio D’Abbraccio
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