In che modo ci accostiamo alla mensa del Signore?
Nella Liturgia della Parola di questa Domenica continua la lettura del 6ยฐ capitolo del Vangelo di Giovanni. Siamo nella sinagoga di Cafarnao dove Gesรน sta tenendo il suo noto discorso dopo la moltiplicazione dei pani. La gente aveva cercato di farlo re, ma Gesรน si era ritirato, prima sul monte con Dio, con il Padre, e poi a Cafarnao.
Non vedendolo, si era messa a cercarlo, era salita sulle barche per raggiungere lโaltra riva del lago e finalmente lโaveva trovato. Ma Gesรน sapeva bene il perchรฉ di tanto entusiasmo nel seguirlo e lo dice anche con chiarezza: ยซvoi mi cercate non perchรฉ avete visto dei segni, ma perchรฉ avete mangiato di quei pani e vi siete saziatiยป.
Gesรน vuole aiutare la gente ad andare oltre la soddisfazione immediata delle proprie necessitร materiali, pur importanti. Vuole aprire ad un orizzonte dellโesistenza che non รจ semplicemente quello delle preoccupazioni quotidiane del mangiare, del vestire, della carriera. Gesรน parla di un cibo che non perisce, che รจ importante cercare e accogliere. Egli afferma: ยซDatevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dellโuomo vi darร ยป.
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La folla non comprende, crede che Gesรน chieda lโosservanza di precetti per poter ottenere la continuazione di quel miracolo, e chiede: ยซCosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป. La risposta di Gesรน รจ chiara: ยซQuesta รจ lโopera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandatoยป. Il centro dellโesistenza, ciรฒ che dร senso e ferma speranza al cammino spesso difficile della vita รจ la fede in Gesรน, lโincontro con Cristo. Anche noi domandiamo: ยซcosa dobbiamo fare per avere la vita eterna?ยป. E Gesรน dice: ยซcredete in meยป.
La fede รจ la cosa fondamentale. Non si tratta qui di seguire unโidea, un progetto, ma di incontrare Gesรน come una Persona viva, di lasciarsi coinvolgere totalmente da Lui e dal suo Vangelo. Gesรน invita a non fermarsi allโorizzonte puramente umano e ad aprirsi allโorizzonte di Dio, allโorizzonte della fede. Egli esige unโunica opera: accogliere il piano di Dio, cioรจ ยซcredere a colui che egli ha mandatoยป. Mosรจ aveva dato ad Israele la manna, il pane dal cielo, con il quale Dio stesso aveva nutrito il suo popolo. Gesรน non dona qualcosa, dona Se stesso: รจ Lui il pane vero, ยซil pane della vitaยป ยซdisceso dal cieloยป, Lui, la Parola vivente del Padre; nellโincontro con Lui incontriamo il Dio vivente.
ยซCosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?ยป chiede la folla, pronta ad agire, perchรฉ il miracolo del pane continui. Ma Gesรน, vero pane di vita che sazia la nostra fame di senso, di veritร , non si puรฒ ยซguadagnareยป con il lavoro umano; viene a noi soltanto come dono dellโamore di Dio, come opera di Dio da chiedere e accogliere.
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Non รจ facile comprendere le parole di Gesรน e, ancora di piรน, seguirlo! Il discorso sul pane della vita รจ carica di doppi sensi, di tensioni, di incomprensioni. La gente cerca Gesรน per un bisogno personale, per soddisfare bisogni primari legati alla povertร . Gesรน, invece, si pone su un piano diverso, piรน alto, di fede, di conoscenza, di esperienza del mistero che porta con sรฉ. Da qui lโinvito a distinguere tra il cibo che dura e il cibo che perisce, tra i bisogni concreti di ogni giorno e il desiderio della vita eterna. Non si tratta di creare un contrasto o una divisione tra le cose del cielo e quelle della terra, bensรฌ di mettere ordine nella propria vita fisica, spirituale e sociale. Anzitutto, รจ necessario credere in Gesรน, fidarsi della sua parola, riconoscere la sua missione: รจ lโinviato del Padre. Poi si tratta di riconoscere per fede che il pane vivo disceso dal cielo รจ proprio Lui, รจ Gesรน stesso che dona la vita. Chissร quante volte ci accostiamo alla mensa del Signore inconsapevoli dellโimmenso dono che riceviamo, ossia in modo infruttuoso, dando tutto per scontato.
Ebbene, nelle giornate cariche di occupazioni e di problemi, ma anche in quelle di riposo e di distensione, il Signore ci invita a non dimenticare che se รจ necessario preoccuparci per il pane materiale e ritemprare le forze, ancora piรน fondamentale รจ far crescere il rapporto con Lui, rafforzare la nostra fede in Colui che รจ il ยซpane di vitaยป, che riempie il nostro desiderio di veritร e di amore.
LโEucaristia che celebriamo non รจ un semplice rito, una ripetizione di atti di culto e di gesti liturgici, รจ invece il Corpo del Signore, il memoriale della Pasqua, il pane vivo disceso dal cielo, รจ Gesรน stesso che viene in mezzo a noi!
La Vergine Maria, donna dellโEucaristia, ci sostenga nel nostro cammino di fede e ci aiuti ad accostarci alla mensa del suo Figlio Gesรน facendoci comprendere lโimmenso dono che riceviamo. Amen!
Don Lucio D’Abbraccio
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