don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2022

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Il Figlio dellโ€™uomo รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perduto!

Siamo ormai al termine del viaggio di Gesรน a Gerusalemme e, prima di arrivare nella Cittร  santa, il Maestro attraversa Gerico: qui abita un uomo di nome Zaccheo, che si รจ arricchito in modo disonesto grazie al suo mestiere di capo dei pubblicani. Questo peccatore pubblico ha nel cuore un profondo desiderio di conoscere Gesรน, come mostra il suo comportamento e, senza paura di essere ridicolizzato, poichรฉ รจ di bassa statura, sale su un albero di sicomoro per poter superare lโ€™ostacolo della folla e scorgerlo mentre passa.

Ed ecco, scrive lโ€™evangelista, che ยซGesรน, quando giunse sul luogo, alzรฒ lo sguardo e gli disse: โ€œZaccheo, scendi subito, perchรฉ oggi devo fermarmi a casa tuaโ€ยป. Zaccheo, meravigliato che Gesรน possa incontrare lui, un pubblico peccatore, ยซscese in fretta e lo accolse pieno di gioiaยป. Facciamo attenzione a quel ยซin frettaยป. Le chiamate del Signore non ammettono indugi, ritardi. Si deve rispondere prontamente e con gioia alla chiamata di Gesรน come ha fatto Zaccheo, come fece Matteo (cf Lc 5, 27-32). Noi, purtroppo, molto spesso, non accogliamo lโ€™invito di Gesรน e ci comportiamo come quel notabile ricco, che: ยซudite queste parole, divenne assai triste perchรฉ era molto riccoยป (cf Lc 18, 23).

Gesรน, dunque, va a casa di questโ€™uomo e, coloro che non sopportavano che egli si rivolgesse ai peccatori manifesti, lo condannano. Luca, infatti, scrive: ยซvedendo ciรฒ, tutti mormoravano: โ€œรˆ entrato in casa di un peccatore!โ€ยป. Anche noi, spesso, condanniamo le persone giudicandole e mormorandole. Ma chi siamo noi per giudicare? Noi guardiamo la pagliuzza che รจ nellโ€™occhio del nostro fratello e non vediamo la trave che รจ nel nostro occhio (cf Lc 6, 41). Impariamo e sforziamoci a non giudicare ยซperchรฉ il giudizio appartiene a Dioยป (cf Dt 1, 17). Dio ama ciascuno di noi perchรฉ siamo suoi figli. Il brano della Sapienza, nella prima lettura, ci ricorda questo amore di Dio che ยซha compassione di tuttiยป, perchรฉ egli รจ ยซamante della vitaยป.

Zaccheo si sente amato, cambiato, a lui non interessa ciรฒ che la gente dice. Infatti, annota lโ€™evangelista, che ยซalzatosi, disse al Signore: โ€œEcco, Signore, io do la metร  di ciรฒ che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tantoโ€ยป. Zaccheo mostra che lโ€™incontro con Gesรน ha causato in lui la conversione: si impegna, infatti, a compiere un gesto concretissimo che riguarda proprio le sue ricchezze, per le quali si era smarrito nel peccato! Tutto ciรฒ a cui aveva dato importanza fino ad allora perde di significato, non puรฒ piรน essere inteso come valore, nรฉ tanto meno come scopo della sua vita. Ecco allora la sua decisione di condividere con i poveri i propri beni e di risarcire le persone frodate, al di lร  delle prescrizioni della legge.

Gesรน commenta queste parole con unโ€™affermazione straordinaria: ยซOggi per questa casa รจ venuta la salvezza, perchรฉ anchโ€™egli รจ figlio di Abramoยป. Egli sa vedere un uomo e un figlio di Abramo dove gli altri vedono solo un peccatore, e a questโ€™uomo offre la salvezza che coinvolge non soltanto lui, ma tutta la sua casa. Gesรน, quindi, ci ricorda la sua missione fondamentale, prima di andare incontro alla morte: ยซIl Figlio dellโ€™uomo รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoยป.

Come รจ entrata quel giorno nella casa di Zaccheo, cosรฌ la salvezza portata dal Signore puรฒ entrare ogni giorno nelle nostre case. Per accoglierla dobbiamo confessare con cuore sincero: ยซCristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono ioยป (cf 1Tm 1, 15).

Fonte

Don Lucio D’Abbraccio

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