Don Lucio DโAbbraccio
Di don Lucio, puoi acquistare:
- il libretto โLa festa della Gioiaโ per la Novena di Natale;
- il libretto โVia Crucis con San Pio da Pietrelcinaโ;
- il libretto โNovena alla Madonna di Lourdesโ;
- il libretto โNovena a Maria che scioglie i nodiโ;
- il โRosario Meditatoโ.
- il libretto โNovena dellโImmacolata. Meditazioni di san Massimiliano Kolbe. Preghiere di papa Francescoโ.
Nessun profeta รจ bene accetto nella sua patria
La testimonianza di Geremia โ profeta vissuto nel 7ยฐ secolo avanti Cristo โ sulla propria vocazione รจ un bellissimo incoraggiamento per ogni credente. Tante volte, anche da adulti nella vita e nella fede, ci interroghiamo su ciรฒ a cui il Signore ci chiama nelle diverse situazioni. La risposta non รจ sempre facile. Ma Geremia ci incoraggia con due belle notizie. La prima: il Signore ci conosce da prima della nostra nascita, ci ha voluti per una missione precisa e ci ha dato ciรฒ che ci serve per realizzarla.
La seconda: lui รจ sempre con noi e non ci lascia mai soli. Per questo possiamo avere la certa speranza che, se vogliamo sinceramente realizzare la sua volontร , egli ci aiuterร a comprenderla e a compierla. Geremia, che รจ stato costituito ยซprofeta delle nazioniยป, che ha parlato in nome di Dio, educato il popolo nella fede, in cambio ha ricevuto ostilitร e persecuzione. Perรฒ il Signore non lo ha abbandonato ed รจ stato e sarร sempre con lui: ยซnon spaventarti di fronte a loro. Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perchรฉ io sono con te per salvartiยป (I Lettura).
La seconda lettura ci propone una delle pagine piรน belle di san Paolo, conosciuta come inno alla caritร . Fede, speranza e caritร sono le tre virtรน che caratterizzano il cristiano, ne formano come lโimpalcatura spirituale e il sostegno morale. Ma, dice lโapostolo, la caritร รจ piรน grande di tutte. Nella prima lettera ai Corinzi, infatti, Paolo mostra la โviaโ della perfezione che non consiste nel possedere qualitร eccezionali: parlare lingue nuove, conoscere tutti i misteri, avere una fede prodigiosa o compiere gesti eroici. Consiste invece nella caritร , cioรจ nellโ amore autentico, quello che Dio ci ha rivelato in Gesรน Cristo.
La caritร รจ il dono โpiรน grandeโ, che dร valore a tutti gli altri: ยซรจ magnanima, benevola, non รจ invidiosa, non si vanta, non si gonfia dโorgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dellโingiustiziaยป, anzi, ยซsi rallegra della veritร ยป e del bene altrui. Chi ama veramente, dunque, โnon cerca il proprio interesseโ, โnon tiene conto del male ricevutoโ, โtutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopportaโ. Alla fine, quando ci incontreremo faccia a faccia con Dio, tutti gli altri doni verranno meno; lโunico che rimarrร in eterno sarร la caritร , perchรฉ Dio รจ amore e noi saremo simili a lui, in comunione perfetta con lui.
- Pubblicitร -
Nel vangelo abbiamo ascoltato che Gesรน รจ ancora a Nazaret, nella sinagoga, dove ha commentato la profezia di Isaia dicendo: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoยป. A Nazaret, dunque, egli si proclama il Messia, unto con la forza dello Spirito, inviato per annunziare un lieto messaggio ai poveri e per proclamare lโanno di grazia di Dio. Questa breve affermazione desta stupore tra quelli che la ascoltano i quali, dopo i primi momenti di meraviglia e di ammirazione, nascono le diffidenze per le sue umili origini. Ricordando la giovinezza trascorsa da Gesรน a Nazaret con la sua famiglia, essi si chiedono: ยซNon รจ costui il figlio di Giuseppe?ยป
I nazaretani non comprendono che Gesรน รจ venuto a superare le barriere, le divisioni, per recare la salvezza a tutti. La loro ammirazione per le sue parole non corrisponde in realtร a un vero ascolto di Gesรน. Infatti, il Signore, accorgendosi di questo rifiuto della sua identitร e conoscendo i pensieri dei loro cuori, dice: ยซCertamente voi mi citerete questo proverbio: โMedico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria!โยป. Con questa affermazione Gesรน svela i pensieri del loro cuore. Ecco, dunque, la non accoglienza del Signore nella sua cittร , tra i suoi, a casa sua. Poi pronuncia parole che potrebbero far trasparire delusione: ยซIn veritร io vi dico: nessun profeta รจ bene accetto nella sua patriaยป. In realtร dal fallimento della sua predicazione egli non trae motivo di sconforto; al contrario, scorge in tale evento una conferma della sua identitร : egli รจ veramente un profeta, il profeta per eccellenza e, come tale, puรฒ solo essere rifiutato dai suoi fratelli nella fede.
Per questo Gesรน ricorda ai suoi concittadini e ai suoi familiari che nulla di nuovo sta accadendo nella sinagoga di Nazaret; anzi, si rinnova quello che รจ sempre accaduto a tutti i profeti i quali sono stati rifiutati, isolati, contestati, perseguitati, esiliati, talvolta messi a morte. Fa riferimento a Elia e a Eliseo. Queste sue parole fanno infuriare ancora di piรน i presenti i quali non credono che egli sia il Messia; anzi, a causa della loro incredulitร e mancanza di fede โ motivo per cui il Signore non ha compiuto nessun miracolo a Nazaret โ ยซtutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della cittร e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro cittร , per gettarlo giรนยป. Di fronte a questa violenza collettiva che si scatena nei suoi confronti Gesรน non reagisce, ma ยซpassando in mezzo a loro, si mise in camminoยป, cioรจ andรฒ via, avanti per la sua strada.
La liturgia della parola deve farci riflettere e soprattutto deve farci porre delle domande. Quando non cโรจ fede, Gesรน non fa miracoli. Cosรฌ nella sua patria, dove i compaesani guardano con scetticismo il figlio di Giuseppe e chiudono il cuore al mistero di Cristo. Noi abbiamo fede? Sappiamo riconoscere veramente in Gesรน il Figlio di Dio morto e risorto per noi? Ci rendiamo conto che Gesรน รจ ben piรน di un grande uomo o profeta e che non puรฒ essere usato a nostro piacere e consumo? Il vangelo ci chiede di accogliere Gesรน nella sua umiltร e semplicitร , senza cercare i grandi prodigi. La prima lettura ci invita ad avere fiducia nel Signore, sempre. Abbiamo fede in Dio? San Paolo, invece, ci esorta ad esercitare la caritร , che รจ la piรน grande di tutte. Come cristiani, esercitiamo la caritร ?
Il Signore ci aiuti a comprendere il nostro compito di testimoni di Cristo e ad essere cristiani coerenti col nostro Credo.