Cristo รจ veramente il pane del cielo che ci nutre e prepara per noi un posto nel suo Regno!
Si celebra oggi la solennitร del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, o, secondo la piรน nota espressione latina, la solennitร del Corpus Domini. Il Vangelo ci riporta le parole di Gesรน, pronunciate nellโUltima Cena con i suoi discepoli: ยซPrendete, questo รจ il mio corpoยป. E poi: ยซQuesto รจ il mio sangue dellโalleanza, che รจ versato per moltiยป. Proprio in forza di quel testamento dโamore, la comunitร cristiana si raduna ogni domenica, e ogni giorno, intorno allโEucaristia, sacramento del Sacrificio redentore di Cristo. E attratti dalla sua presenza reale, i cristiani lo adorano e lo contemplano attraverso lโumile segno del pane diventato il suo Corpo.
Ogni volta che celebriamo lโEucaristia, mediante questo Sacramento cosรฌ sobrio e insieme cosรฌ solenne, noi facciamo esperienza della Nuova Alleanza, che realizza in pienezza la comunione tra Dio e noi. E in quanto partecipi di questa Alleanza, noi, pur piccoli e poveri, collaboriamo a edificare la storia come vuole Dio. Per questo, ogni celebrazione eucaristica, mentre costituisce un atto di culto pubblico a Dio, rimanda alla vita e alle vicende concrete della nostra esistenza.
Mentre ci nutriamo del Corpo e Sangue di Cristo, siamo assimilati a Lui, riceviamo in noi il suo amore, non per trattenerlo gelosamente, bensรฌ per condividerlo con gli altri. Questa รจ la logica eucaristica. In essa infatti contempliamo Gesรน pane spezzato e donato, sangue versato per la nostra salvezza. ร una presenza che come fuoco brucia in noi gli atteggiamenti egoistici, ci purifica dalla tendenza a dare solo quando abbiamo ricevuto, e accende il desiderio di farci anche noi, in unione con Gesรน, pane spezzato e sangue versato per i fratelli.
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Pertanto, la festa del Corpus Domini รจ un mistero di attrazione a Cristo e di trasformazione in Lui. Ed รจ scuola di amore concreto, paziente e sacrificato, come Gesรน sulla croce. Ci insegna a diventare piรน accoglienti e disponibili verso quanti sono in cerca di comprensione, di aiuto, di incoraggiamento, e sono emarginati e soli. La presenza di Gesรน vivo nellโEucaristia รจ come una porta, una porta aperta tra il tempio e la strada, tra la fede e la storia, tra la cittร di Dio e la cittร dellโuomo.
Nel Vangelo che abbiamo ascoltato รจ narrata lโUltima Cena, ma sorprendentemente lโattenzione รจ posta piรน sui preparativi che sulla cena stessa. Ritorna piรน volte il verbo ยซpreparareยป. I discepoli domandano, ad esempio: ยซDove vuoi che andiamo a preparare, perchรฉ tu possa mangiare la Pasqua?ยป. Gesรน li invia a preparare con precise indicazioni ed essi trovano ยซuna grande sala, arredata e giร prontaยป.
Qualcosa di simile avviene dopo la risurrezione, quando Gesรน appare ai discepoli per la terza volta: mentre pescano, Egli li attende a riva, dove prepara del pane e del pesce per loro. Ma al tempo stesso chiede ai suoi di portare un poโ del pesce che hanno appena preso e che Lui aveva indicato come pescare (cf Gv 21,6.9-10). Anche qui, Gesรน prepara in anticipo e chiede ai suoi di collaborare. Ancora, poco prima della Pasqua, Gesรน aveva detto ai discepoli: ยซVado a prepararvi un posto [โฆ] perchรฉ dove sono io siate anche voiยป (cf Gv 14,2.3). ร Gesรน che prepara, lo stesso Gesรน che perรฒ con forti richiami e parabole, prima della sua Pasqua, chiede a noi di prepararci, di tenerci pronti (cf Mt 24,44; Lc 12,40).
Gesรน, insomma, prepara per noi e chiede anche a noi di preparare. Che cosa prepara Gesรน per noi? Prepara un posto e un cibo. Un posto, molto piรน degno della ยซgrande sala arredataยป del Vangelo. ร la nostra casa spaziosa e vasta quaggiรน, la Chiesa, dove cโรจ e ci devโessere posto per tutti. Ma ci ha riservato anche un posto lassรน, in paradiso, per stare insieme con Lui e tra di noi per sempre. Oltre al posto ci prepara un cibo, un Pane che รจ Lui stesso: ยซPrendete, questo รจ il mio corpoยป. Questi due doni, il posto e il cibo, sono ciรฒ che ci serve per vivere. Sono il vitto e lโalloggio definitivi. Entrambi ci vengono dati nellโEucaristia.
NellโOstia consacrata, oltre al posto, Gesรน ci prepara il cibo, il nutrimento. Nella vita abbiamo continuamente bisogno di nutrirci, e non solo di alimenti, ma anche di progetti e affetti, di desideri e speranze. Abbiamo fame di essere amati. Ma i complimenti piรน graditi, i regali piรน belli e le tecnologie piรน avanzate non bastano, non ci saziano mai del tutto. LโEucaristia รจ un alimento semplice, come il pane, ma รจ lโunico che sazia, perchรฉ non cโรจ amore piรน grande. Lรฌ incontriamo Gesรน realmente, condividiamo la sua vita, sentiamo il suo amore; lรฌ possiamo sperimentare che la sua morte e risurrezione sono per noi. E quando adoriamo Gesรน nellโEucaristia riceviamo da Lui lo Spirito Santo e troviamo pace e gioia. Ebbene, scegliamo questo cibo di vita: mettiamo al primo posto la Messa, riscopriamo lโadorazione nelle nostre comunitร ! Chiediamo la grazia di essere affamati di Dio, mai sazi di ricevere ciรฒ che Egli prepara per noi.
Ma, come ai discepoli allora, anche a noi oggi Gesรน chiede di preparare. Come i discepoli domandiamogli: ยซSignore, dove vuoi che andiamo a preparare?ยป. Dove: Gesรน non predilige luoghi esclusivi ed escludenti. Egli ricerca posti non raggiunti dallโamore, non toccati dalla speranza. In quei luoghi scomodi desidera andare e chiede a noi di fargli i preparativi. Quante persone sono prive di un posto dignitoso per vivere e del cibo da mangiare! Ma tutti conosciamo delle persone sole, sofferenti, bisognose: sono tabernacoli abbandonati. Noi, che riceviamo da Gesรน vitto e alloggio, siamo qui per preparare un posto e un cibo a questi fratelli piรน deboli. Egli si รจ fatto pane spezzato per noi; chiede a noi di donarci agli altri, di non vivere piรน per noi stessi, ma lโuno per lโaltro.
I discepoli, conclude il Vangelo, ยซdopo aver cantato lโinno, uscironoยป. Al termine della Messa, saremo anche noi in uscita. Cammineremo con Gesรน, che percorrerร le strade di questa cittร . Nella festa del Corpus Domini guardiamo soprattutto il segno del pane. Esso ci ricorda anche il pellegrinaggio di Israele durante i quarantโanni nel deserto. LโOstia รจ la nostra manna con la quale il Signore ci nutre โ รจ veramente il pane dal cielo, mediante il quale Egli dona se stesso. Nella processione noi seguiamo questo segno e cosรฌ seguiamo Lui stesso. Ebbene, preghiamo il Santissimo Corpo del Signore, dicendo:
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Vieni Signore, a visitarci. Ti accogliamo nei nostri cuori, nelle nostre famiglie, nella nostra cittร . Grazie perchรฉ ci prepari il cibo della vita e un posto nel tuo Regno. Rendici portatori gioiosi di Te che sei la vita, per portare fraternitร , giustizia e pace nelle nostre strade. Radunaci da tutti i confini della terra. Unisci la tua Chiesa, unisci lโumanitร lacerata! Donaci la tua salvezza. Amen!
Don Lucio D’Abbraccio
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