La Luce di Cristo: una guida per la nostra vita!
Quaranta giorni dopo il Natale, la Chiesa celebra la festa dellaย Presentazione del Signore al Tempio, evento di cui parla Luca nel suo Vangelo. Questa festa รจ un momento che illumina il mistero della nostra fede e ci invita a riflettere sulla luce di Cristo che viene a illuminare il mondo.
Il Vangelo di oggi ci presenta la scena di Maria e Giuseppe che portano Gesรน al Tempio, adempiendo fedelmente alla legge mosaica: ยซQuando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosรจ, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore โ come รจ scritto nella legge del Signore: โOgni maschio primogenito sarร sacro al Signoreโ โ e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signoreยป. In questo atto di fedeltร e obbedienza, vediamo lโumiltร e la dedizione della Sacra Famiglia non solo ad osservare la legge ma soprattutto a fare la volontร di Dio.
Nel Tempio incontriamo anche due figure straordinarie: il vecchio Simeone e la profetessa Anna. Simeone, ยซuomo giusto e pio [โฆ], mosso dallo Spirito, si recรฒ al tempioยป e, in quel Bambino che ยซaccolse tra le sue bracciaยป, riconosce il Messia promesso. Simeone, annota lโevangelista Luca, benedicendo Dio disse: ยซOra puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola, perchรฉ i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Simeone, dunque, proclama che Gesรน รจ ยซluce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israeleยป. Questa luce che Gesรน porta nel mondo รจ simbolizzata dalle candele che oggi benediciamo. Questa festa, infatti, รจ anche conosciuta come la festa della Candelora, per il rito della benedizione delle candele, simbolo potente della luce divina che brilla nelle tenebre. Oltre a Simeone, san Luca parla anche di Anna. Questa donna, anziana e vedova, aveva 84 anni, era una profetessa e ยซnon si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiereยป. Questa profetessa, annota lโautore sacro, ยซsopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemmeยป.
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Questa scena non รจ solo una pagina di storia; รจ un messaggio vivo per noi oggi. Simeone e Anna ci insegnano lโimportanza dellโattesa vigilante e della fede profonda. Essi rappresentano il popolo credente che non si lascia abbattere dalle difficoltร della vita, ma rimane fermo nella speranza delle promesse di Dio. Anche noi, come loro, siamo chiamati a riconoscere la presenza di Cristo nella nostra vita quotidiana, a portare la sua luce nel mondo e ad essere testimoni della sua redenzione.
Ebbene, in questa celebrazione, le candele che abbiamo benedetto allโinizio della Messa hanno un significato profondo. Esse simboleggiano Cristo, che รจ la luce del mondo, venuto per dissipare le tenebre del peccato e della morte. Le candele rappresentano, dunque, la luce di Cristo che illumina le nostre vite, ci guida nei momenti di oscuritร e ci ricorda la sua presenza costante. La candela accesa รจ segno della nostra fede, della nostra chiamata a ricevere la luce di Cristo e a portarla agli altri. E allora, quando nelle nostre case accenderemo queste candele benedette, rinnoviamo il nostro impegno a essere portatori della sua luce nel mondo, a diffondere amore, speranza e compassione ovunque andiamo perchรฉ, come ci ricorda il Vangelo di Matteo: ยซCosรฌ risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perchรฉ vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che รจ nei cieliยป (cf Mt 5,16).
La benedizione delle candele ci invita anche a riflettere sul nostro battesimo. Nel giorno in cui siamo stati battezzati, viene consegnata una candela che viene accesa al cero pasquale, segno di Cristo risorto. Oggi, accendendo e benedicendo queste candele, rinnoviamo il nostro impegno a camminare nella luce di Cristo e a non lasciarci sopraffare dalle tenebre del mondo.
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Inoltre, oggi, celebriamo anche la Giornata della Vita Consacrata, che san Giovanni Paolo II scelse di celebrarla annualmente proprio nella festa della Presentazione di Gesรน al Tempio. In questa giornata speciale, rendiamo omaggio ai nostri fratelli e sorelle che hanno scelto di consacrare la loro vita a Dio attraverso i voti religiosi. Questi uomini e donne dedicano la loro esistenza alla preghiera, al servizio e alla testimonianza del Vangelo. Essi sono come candele accese, che brillano luminose nella comunitร cristiana, portando la luce di Cristo in ogni angolo del mondo. I consacrati, quando vivono pienamente la loro chiamata, irradiano la luce che ha illuminato tutta la loro esistenza; la loro vita diventa una risposta gioiosa allโiniziativa dโamore di Dio. Preghiamo per loro affinchรฉ la loro vita sia un esempio di fede e amore per tutti noi.
Che questa celebrazione rafforzi in noi il desiderio di essere testimoni autentici della luce di Cristo. Chiediamo al Signore, per intercessione della sua Santissima Mamma, di rinnovare in ciascuno di noi il desiderio di seguire la sua luce e di portarla con gioia nel mondo. Che la benedizione delle candele sia per noi un segno della luce di Cristo che risplende nelle nostre vite, e che la testimonianza dei religiosi ci incoraggi a vivere la nostra fede con rinnovato entusiasmo e impegno. Amen!
Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.
Chi รจ Don Lucio D’Abbraccio?
Don Lucio D’Abbraccio
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