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don Lucio D’Abbraccio – Commento al Vangelo del 18 Agosto 2024

Domenica 18 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 51-58

Nutriamoci sempre con fede del Pane di vita eterna!

Oggi leggiamo nel Vangelo queste parole di Gesรน: ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cieloยป. Non si puรฒ non restare colpiti da questa corrispondenza, che ruota intorno al simbolo del ยซcieloยป: Maria รจ stata ยซassuntaยป nel luogo dal quale il suo Figlio era ยซdiscesoยป. Nella nostra Professione di fede, infatti, diciamo: ยซPer noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cieloยป.

Naturalmente questo linguaggio, che รจ biblico, esprime in termini figurati qualcosa che non entra mai completamente nel mondo dei nostri concetti e delle nostre immagini. Ma fermiamoci un momento a riflettere! Gesรน si presenta come il ยซpane vivoยป, cioรจ il nutrimento che contiene la vita stessa di Dio ed รจ in grado di comunicarla a chi mangia di Lui, il vero nutrimento che dร  la vita, nutre realmente in profonditร .

Gesรน dice: ยซSe uno mangia di questo pane vivrร  in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป. Ebbene,ย da chiย il Figlio di Dio ha preso questa sua ยซcarneยป, la sua umanitร  concreta e terrena? Lโ€™ha presa dalla Vergine Maria.

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Dio ha assunto da Lei il corpo umano per entrare nella nostra condizione mortale. A sua volta, alla fine dellโ€™esistenza terrena, il corpo della Vergine รจ stato assunto in cielo da parte di Dio e fatto entrare nella condizione celeste.

รˆ una sorta di scambio, in cui Dio ha sempre la piena iniziativa, ma, come abbiamo visto in altre occasioni, in un certo senso, ha anche bisogno di Maria, del โ€œsรฌโ€ della creatura, della sua carne, della sua esistenza concreta, per preparare la materia del suo sacrificio: il corpo e il sangue, da offrire sulla Croce quale strumento di vita eterna e, nel sacramento dellโ€™Eucaristia, quale cibo e bevanda spirituali.

Ciรฒ che รจ accaduto in Maria, vale, in altri modi, ma realmente, anche per ogni uomo e ogni donna, perchรฉ ad ognuno di noi Dio chiede di accoglierLo, di mettergli a disposizione il nostro cuore e il nostro corpo, la nostra intera esistenza, la nostra carne โ€“ dice la Bibbia -, perchรฉ Egli possa abitare nel mondo.

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Ci chiama ad unirci a Lui nel sacramento dellโ€™Eucaristia, Pane spezzato per la vita del mondo, per formare insieme la Chiesa, il Suo Corpo mistico. E se noi diciamo sรฌ, come Maria, anzi nella misura stessa di questo nostro โ€œsรฌโ€, avviene anche per noi e in noi questo misterioso scambio: veniamo assunti nella divinitร  di Colui che ha assunto la nostra umanitร .

Lโ€™Eucaristia รจ il mezzo, lo strumento di questo reciproco trasformarsi, che ha sempre Dio come fine e come attore principale: Lui รจ il Capo e noi le membra, Lui la Vite e noi i tralci. Chi mangia di questo Pane e vive in comunione con Gesรน lasciandosi trasformare da Lui e in Lui, รจ salvato dalla morte eterna: certamente muore come tutti, partecipando anche al mistero della passione e della croce di Cristo, ma non รจ piรน schiavo della morte, e risorgerร  nellโ€™ultimo giorno, per godere la festa eterna con Maria e con tutti i Santi.

Quando facciamo la comunione, dunque, riceviamo la vita stessa di Dio. Per avere questa vita รจ necessario nutrirsi del Vangelo e dellโ€™amore dei fratelli. Dinanzi allโ€™invito di Gesรน a nutrirci del suo Corpo e del suo Sangue, potremmo avvertire la necessitร  di discutere e di resistere, come hanno fatto gli ascoltatori di cui ha parlato il Vangelo di oggi.

Questo avviene quando facciamo fatica a modellare la nostra esistenza su quella di Gesรน, ad agire secondo i suoi criteri e non secondo i criteri del mondo. Nutrendoci di questo cibo possiamo entrare in piena sintonia con Cristo, con i suoi sentimenti, con i suoi comportamenti. Questo รจ tanto importante: andare a Messa e comunicarsi, perchรฉ ricevere la comunione รจ ricevere questo Cristo vivo, che ci trasforma dentro e ci prepara per il cielo.

Questo mistero, questa festa di Dio incomincia quaggiรน: รจ mistero di fede, di speranza e di amore, che si celebra nella vita e nella liturgia, specialmente eucaristica, e si esprime nella comunione fraterna e nel servizio per il prossimo. Preghiamo la Vergine Santa, nella quale il Verbo si รจ fatto carne, affinchรฉ ci aiuti a nutrirci sempre con fede del Pane di vita eterna per sperimentare giร  sulla terra la gioia del Cielo. Amen!

Fonte

Don Lucio D’Abbraccio

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