La misericordia di Dio!
La liturgia delle Parola di oggi ci presenta lโimmagine evangelica degli invitati che prendono parte al banchetto rivestiti dellโabito nuziale. Quella del banchetto รจ immagine che troviamo anche nella prima Lettura e in varie altre pagine della Bibbia: รจ immagine gioiosa perchรฉ il banchetto accompagna una festa di nozze, lโAlleanza dโamore tra Dio e il suo Popolo. Verso questโAlleanza i profeti dellโAntico Testamento hanno costantemente orientato lโattesa di Israele. E in unโepoca segnata da prove di ogni genere, quando le difficoltร rischiavano di scoraggiare il Popolo eletto, ecco levarsi la parola rassicurante del profeta Isaia: ยซPreparerร il Signore degli eserciti โ egli afferma โ per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinatiยป.
Iddio porrร fine alla tristezza e alla vergogna del suo Popolo, che potrร finalmente vivere felice in comunione con Lui. Dio non abbandona mai il suo Popolo: per questo il profeta invita alla gioia: ยซEcco il nostro Dio, in lui abbiamo sperato perchรฉ ci salvasse. Questi รจ il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezzaยป.
Se la prima Lettura esalta la fedeltร di Dio alla sua promessa, il Vangelo con la parabola del banchetto nuziale ci fa riflettere sulla risposta umana. Alcuni invitati della prima ora hanno rifiutato lโinvito, perchรฉ attratti da diversi interessi; altri hanno persino disprezzato lโinvito del re provocando un castigo che sโรจ abbattuto non solo su di loro, ma sullโintera cittร . Il re perรฒ non si scoraggia e invia i suoi servi a cercare altri commensali per riempire la sala del suo banchetto. Cosรฌ il rifiuto dei primi ha come effetto lโestensione dellโinvito a tutti, con una predilezione speciale per i poveri e i diseredati.
Lโevangelista Matteo scrive che il re allora dice ai servi: ยซAndate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateliยป. Cosรฌ si comporta Dio: quando รจ rifiutato, invece di arrendersi, rilancia e invita a chiamare tutti quelli che si trovano ai crocicchi delle strade, senza escludere nessuno. Nessuno รจ escluso dalla casa di Dio!
Il termine originale che utilizza lโevangelista Matteo fa riferimento ai limiti delle strade, ossia quei punti in cui le strade di cittร terminano e iniziano i sentieri che conducono alla zona di campagna, fuori dallโabitato, dove la vita รจ precaria. ร a questa umanitร dei crocicchi che il re della parabola invia i suoi servi, nella certezza di trovare gente disposta a sedersi a mensa. Cosรฌ la sala del banchetto si riempie di โesclusiโ, quelli che sono โfuoriโ, di coloro che non erano mai sembrati degni di partecipare a una festa, a un banchetto nuziale.
Anzi: il padrone, il re, dice ai messaggeri: โChiamate tutti, buoni e cattivi. Tutti!โ. Non dimentichiamo che Gesรน andava a pranzo con i pubblicani, che erano i peccatori pubblici, erano i cattivi. Dio non ha paura della nostra anima ferita da tante cattiverie, perchรฉ ci ama e, proprio perchรฉ ci ama ci invita. E la Chiesa รจ chiamata a raggiungere i crocicchi odierni, cioรจ le periferie geografiche ed esistenziali dellโumanitร , quei luoghi ai margini, quelle situazioni in cui si trovano accampati e vivono brandelli di umanitร senza speranza. Si tratta di non adagiarsi sui comodi e abituali modi di evangelizzazione e di testimonianza della caritร , ma di aprire le porte del nostro cuore e delle nostre comunitร a tutti, perchรฉ il Vangelo non รจ riservato a pochi eletti. Anche quanti stanno ai margini, perfino coloro che sono respinti e disprezzati dalla societร , sono considerati da Dio degni del suo amore. Per tutti Egli apparecchia il suo banchetto: giusti e peccatori, buoni e cattivi, intelligenti e incolti.
Tuttavia, il Signore pone una condizione: indossare lโabito nuziale. Quando la sala รจ piena, arriva il re e saluta gli invitati dellโultima ora, ma vede uno di loro senza lโabito nuziale, quella specie di mantellina che allโentrata ciascun invitato riceveva in dono. La gente andava come era vestita, come poteva essere vestita, non indossava abiti di gala. Ma allโentrata veniva loro data una specie di mantellina, un regalo. Quel tale, avendo rifiutato il dono gratuito, si รจ autoescluso: cosรฌ il re non puรฒ fare altro che gettarlo fuori. Questโuomo ha accolto lโinvito, ma poi ha deciso che esso non significava nulla per lui: era una persona autosufficiente, non aveva alcun desiderio di cambiare o di lasciare che il Signore lo cambiasse. Lโabito nuziale โ questa mantellina โ simboleggia la misericordia che Dio ci dona gratuitamente, cioรจ la grazia. Non basta accettare lโinvito a seguire il Signore, occorre essere disponibili a un cammino di conversione, che cambia il cuore.
Alla generositร di Dio, dunque, deve rispondere la libera adesione dellโuomo. ร proprio questo il cammino generoso che hanno percorso anche coloro che oggi veneriamo come santi. Nel battesimo essi hanno ricevuto lโabito nuziale della grazia divina, lo hanno conservato puro o lo hanno purificato e reso splendido nel corso della vita mediante i Sacramenti. Ora prendono parte al banchetto nuziale del Cielo.
Della festa finale del Cielo รจ anticipazione il banchetto dellโEucaristia, a cui il Signore ci invita ogni giorno e al quale dobbiamo partecipare con lโabito nuziale della sua grazia. Se capita di sporcare o addirittura lacerare col peccato questa veste, la bontร di Dio non ci respinge nรฉ ci abbandona al nostro destino, ma ci offre con il sacramento della Riconciliazione la possibilitร di ripristinare nella sua integritร lโabito nuziale necessario per la festa.
Il ministero della Riconciliazione รจ pertanto un ministero sempre attuale. Pensiamo ai tanti sacerdoti santi che a questo ministero della Riconciliazione si sono dedicati con diligenza, assiduitร e pazienza, senza mai rifiutarsi nรฉ risparmiarsi. Queste figure straordinarie di presbiteri hanno fatto del confessionale il luogo per dispensare la misericordia di Dio, aiutando gli uomini a ritrovare se stessi, a lottare contro il peccato e a progredire nel cammino della vita spirituale.
Nel confessionale, questi santi sacerdoti, hanno reso possibile lโincontro con la misericordia del Padre celeste a tanti fratelli e sorelle che umilmente hanno riconosciuto le loro debolezze e fragilitร . Quante ferite dellโanima hanno sanato! Quante persone hanno portato a riconciliarsi con Dio mediante il Sacramento del perdono, della misericordia! San Pio da Pietrelcina ai giovani sacerdoti spesso diceva: โDio non vuole la morte del peccatore perchรฉ รจ misericordioso; perciรฒ siate misericordiosi quanto potete esserlo, perchรฉ troverete misericordia presso Dioโ.
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Gesรน invita ciascuno di noi a seguirlo nel cammino della croce, per avere poi in ereditร la vita eterna di cui Egli morendo ci ha fatto dono. I santi, nostri amici e intercessori, con i loro esempi ci siano di incoraggiamento; i loro insegnamenti ci orientino e confortino; la loro intercessione ci sostenga nelle fatiche del quotidiano, perchรฉ anche noi possiamo giungere un giorno a condividere con loro la gioia dellโeterno banchetto nella Gerusalemme celeste. Ci ottenga questa grazia soprattutto Maria, la Regina dei Santi, che in questo mese di ottobre veneriamo con particolare devozione. Amen!
Don Lucio DโAbbraccio
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